Spalletti celebra la vittoria: “Napoli è per te! Emozionato per la festa in città”

Il Napoli esulta per il terzo storico scudetto. Gli azzurri festeggiano dopo 33 anni di assenza di trionfi in Serie A.

Una serata straordinaria, il Napoli è tornato alla vittoria dello scudetto in Serie A dopo 33 anni di assenza. La squadra di Luciano Spalletti pareggia ad Udine grazie al solito Victor Osimhen e può finalmente festeggiare la vittoria del titolo. Vince il Napoli di Spalletti, il Napoli di Osimhen e Kvaratskhelia, ma soprattutto un gruppo che ha fatto la storia.

Spalletti festeggia
Spalletti esulta (Lapresse Foto) SerieAnews

Grandi festeggiamenti nel fine gara, sia ad Udine che a Piazza Plebiscito e sono esplosi in questi minuti i festeggiamenti del Napoli. Primo titolo in Serie A per il Napoli dopo oltre 30 anni e primo scudetto vinto in Italia da Luciano Spalletti che può festeggiare per la vittoria del suo club. Nel post partita l’allenatore ha parlato nel post partita ed ha parlato di tutto l’accaduto, ecco le sue parole ai microfoni di DAZN:

“Sono sempre stato abituato a lavorare ed anche oggi che c’è da festeggiare, tendo a pensare al lavoro. E’ un impostazione di vita e so che ti toglie qualcosa. Vedere i napoletani sorridere e gioire per le vittorie è una grande emozione. Mi trasmette grande felicità”.

Napoli, le parole di Spalletti nel post partita

Il tecnico ha poi proseguito: “I tifosi riusciranno a superare i brutti momenti ripensando a questi match. Ora mi sento rilassato, finalmente sono riuscito a fare felicità a tutti i napoletani”. Poi il tecnico conclude: “A Napoli si va per vincere? E’ obbligatorio direi, qui abbiamo visto grandi calciatori e allenatori, il pubblico è abituato a Diego Armando Maradona, è difficile dirgli che siamo arrivati terzi”. Infine il tecnico ha concluso:

festeggiamenti al Maradona
il Maradona celebra lo scudetto (Lapresse Foto) SerieAnews

“In passato siamo stati contestati per la qualificazione in Champions League, questa cosa non mi è piaciuta. Dicevano che non ero convinto di vincere, ma come si fa a dire ciò? Qui sono arrivati Benitez, Ancelotti e Sarri, era ovvio che dovevo venire per lo scudetto altrimenti non avrei avuto via di scampo”. Il tecnico ha poi lasciato commosso ricordando il fratello scomparso.