La Lega Serie A vuole utilizzare la Var non solo per aiutare gli arbitri

La Lega Serie A pensa ad una “Respect room”, una sala nel nuovo centro di Lissone per combattere il razzismo con la tecnologia.

Oggi è in programma un’assemblea di Lega molto importante in cui ci sarà anche l’audizione di Dazn. Il mondo del calcio sta affrontando questa problematica e poi allo stesso tempo chiede al Governo di dilazionare le scadenze fiscali nel 2021.

“È difficile comprendere come uno Stato non abbia a cuore un settore che ha versato 14 miliardi di euro e che ha avuto 1,2 miliardi di perdite per la pandemia”, ha spiegato il presidente Dal Pino a Radio Anch’io Sport su Radio1.

Nelle richieste al Governo la Lega Serie A insiste sul tema fiscale e sulle sponsorizzazioni del betting, vietate dal Decreto Dignità soltanto in Italia.

I vertici del calcio poi stanno affrontando la battaglia contro il razzismo negli stadi, Dal Pino pensa ad una “respect room” nel centro Var di Lissone.

Dal Pino parla in Assemblea federale
Dal Pino (Getty Images)

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La Lega Serie A pensa alla “respect room” per dare il Daspo a vita ai razzisti

Il centro Var di Lissone può servire non solo ad aiutare gli arbitri ma anche ad una battaglia fondamentale da compiere fuori dal campo.

Il presidente della Lega di Serie A Dal Pino pensa ad una “respect room”, una sala in cui la tecnologia può consentire di beccare persone che allo stadio si rendono protagonisti di episodi di razzismo.

La linea che si vuole percorrere è il Daspo a vita non solo nello stadio in cui avviene l’inqualificabile atto ma in tutti gli altri.

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Dato che le immagini catturate da tutte le telecamere distribuite sui campi di serie A arrivano a Lissone, la Lega Serie A potrebbe approfittare dei propri mezzi per supportare i club e le autorità nell’individuazione dei colpevoli.

Tra i temi dell’Assemblea anche la questione Supercoppa Italiana che quest’anno vede coinvolte l’Inter e la Juventus.

Nel contratto c’è un’altra partita in Arabia Saudita ma, come ha sottolineato il presidente Dal Pino, non hanno esercitato in tempo l’opzione. La richiesta è arrivata in ritardo, oggi l’Assemblea valuterà data e luogo, l’alternativa all’Arabia Saudita è giocare in Italia. “Per noi sarebbe positivo onorare il contratto con l’Arabia Saudita”, ha spiegato Dal Pino.