Razzismo in Serie A: la decisione è solo rimandata, rischio per i tifosi

Terminata la 31esima giornata di Serie A, sono arrivate anche le varie decisioni prese dal Giudice sportivo: una gara in particolare è nel mirino

Anche la 31esima gara di questa stagione in corso di Serie A è giunta al termine. Con non poche sorprese, specialmente ai vertiti della classifica. Napoli e Inter hanno vinto rispettivamente contro Atalanta e Juventus. Ma una gara in particolare è finita nel mirino e, in merito a questa, sono arrivate anche le decisioni del Giudice sportivo.

Pallone ufficiale Serie A
Pallone ufficiale Serie A (LaPresse)

A finire al centro delle accuse è stata specialmente Atalanta-Napoli, ancora una volta per insulti di matrice razziale piovuti dagli spalti. Sotto accusa sono finiti alcuni tifosi della Dea, protagonisti di frasi offensive rivolte sia a Kalidou Koulibaly sia a Andre Franck Zambo Anguissa.

I due giocatori del Napoli, infatti, sono stati presi di mira alla fine della gara, quando si dirigevano verso il tunnel che conduce agli spogliatoi del Gewiss Stadium. Questa mattina, in via ufficiale, si è pronunciato anche il Giudice sportivo. La decisione per punire i responsabili appare solamente rimandata.

Koulibaly corre verso il pallone Napoli
Kalidou Koulibaly (LaPresse)

Serie A, decisione del Giudice sportivo solamente rimandata: nel mirino gli insulti razzisti registrati in Atalanta-Napoli

Come comunicato in via ufficiale dalla Lega Serie A, dunque: “Il Giudice sportivo, con riserva di assumere decisioni di competenza in relazione ai cori discriminatori di matrice razziale da parte di alcuni sostenitori della curva nord ‘Pisani’, nei confronti di Koulibaly e Anguissa, dispone un supplemento di accertamento istruttorio“.

In tal modo, quindi, il Giudice sportivo ha deciso di compiere, tramite i responsabili dell’Ordine pubblico, ulteriori accertamenti su quanto avvenuto all’accesso ai tunnel nei confronti dei due giocatori tesserati del Napoli. Nel frattempo, tuttavia, l’Atalanta ha comunque ricevuto un’ammenda di 8mila euro per i “cori beceri dei suoi sostenitori nei confronti della tifoseria avversaria e dell’arbitro”, si legge nella nota ufficiale.