“Dipende dalla Exor…”: Juventus, doccia fredda per i tifosi

Mentre la Juventus attraversa un momento molto difficile sul campo e a livello dirigenziale un’altra notizia delude la tifoseria.

Non è un’esagerazione affermare che la Juventus non è mai partita così male. Lo dicono i numeri, del resto, peggiori di quelli del 1955 e del 1956 quando la squadra, guidata da Sandro Puppo, aveva iniziato la stagione lo stesso numero di vittorie e sconfitte dopo 9 gare. La panchina di Massimiliano Allegri è a rischio, e parte della tifoseria invoca la promozione al suo posto di Paolo Montero.

John Elkann Juventus
John Elkann (LaPresse)

Un’invocazione nostalgica, considerando la scarsa esperienza dell’uruguaiano come allenatore. In un momento così difficile, in cui la Vecchia Signora deve preoccuparsi persino per l’infortunio di un giovane di prospettiva come Fabio Miretti, i tifosi si aggrappano ai protagonisti di un passato vincente che sembra troppo lontano.

Naturale allora che torni in ballo anche il nome di Alessandro Del Piero. 19 stagioni in bianconero, oltre 700 presenze e quasi 300 gol – molti di splendida fattura peraltro – sono del resto difficili da dimenticare. Così come tutti i trofei vinti. A lungo si è parlato di un possibile ritorno del leggendario numero 10 in società, ma l’ipotesi a oggi sembra tutt’altro che concreta.

Del Piero Juventus Stadium
Alex Del Piero spettatore allo Stadium di Torino (LaPresse)

Juventus, il ritorno di Del Piero sembra difficile

Ad affermarlo, in un’intervista rilasciata a TuttoJuve.com, l’avvocato e procuratore Claudio Pasqualin, storico procuratore di Pinturicchio. “Se vedrei bene un ritorno di Alex alla Juventus? Tutti sanno qual è il mio rapporto con lui, quanto siamo legati. Inutile rispondere, la mia idea la sapete”.

Tuttavia vedere con favore un ritorno come dirigente di Del Piero non significa che si tratti di idea concreta e fattibile. Anzi. “Tutto dovrebbe partire dai piani alti di Exor. È un discorso abbastanza complicato”.

Pasqualin precedentemente aveva detto la sua anche sull’attuale situazione: “Non sarà facile rimettere le cose a posto, anche perché alcuni acquisti non sono stati centratissimi. Soprattutto dal punto di vista tattico. Credo che per esempio Paredes e Kostic abbiano molto deluso rispetto alle attese”.