“Sono pronto ad andarmene”: il fuoriclasse del City infiamma il mercato

Raheem Sterling in un’initervista ha aperto alla possibilità di lasciare il Manchester City di Guardiola per tentare un’avventura all’estero

Raheem Sterling sul punto di lasciare il Manchester City. Il calciatore inglese ha minacciato il suo addio senza attendere la scadenza del contratto fissata a giugno 2023. In un’intervista, infatti, il nazionale ha aperto alla possibilità di essere ceduto. L’attaccante dei ‘Citizen’ ha detto che non si opporrebbe a questa possibilità. La stagione per lui non si è aperta sotto le migliori premesse.

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Sterling stoppa il pallone
Sterling (Getty Images)

City, Sterling : “Sarei disponibile ad andare via, meglio se in Francia oppure Spagna. Cerco una sfida”

Sterling non sembra essere più un titolare indiscutibile del Manchester City. La concorrenza all’interno della squadra di Pep Guardiola è spietatissima. Il calciatore quindi in diverse circostanze è rimasto a guardare durante questa stagione. Per questa ragione, in un’intervista al ‘Business of Sport Us Summit’, l’attaccante si è esposto chiaramente. Nessuna frase di circostanza, il nazionale inglese ha detto che sarebbe disposto a lasciare il City: “Se dovesse crearsi una opportunità sarei disponibile ad andare. Mi piacerebbe imparare una nuova linga. Mi piacciono tanto l’accento francese e quello spagnolo. Ho sempre pensato che un giorno mi sarebbe piaciuto giocare all’estero per mettermi alla prova. Sarebbe una bella sfida”, ha detto ancora Sterling.

Il calciatore è nei piani di Guardiola perché il tecnico gli riserva sempre spazio scegliendo per lui anche posizioni differenti all’interno del settore avanzato del suo scacchiere tattico tuttavia a ventisei anni vorrebbe diventare il calciatore top del suo club e non vivere da comprimario come sta facendo ora al City.

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Nel corso di questa stagione, Raheem Sterling ha collezionato uno scarso minutaggio. Il calciatore ha collezionato sette gettoni di presenza in campionato firmando anche un gol ma soltanto in due circostanze è sceso in campo dall’inizio e solo una volta ha completato il match. Nelle altre sei circostanze, in una è stato sostituito al 70esimo mentre nelle altre cinque si è fermato al massimo a uno spezzone di mezz’ora. Le cose non sono andate molto meglio in Champions League dove ha preso parte a tutte e due le gare ma solo contro il Psg è partito dall’inizio.