“Sempre lo stesso colpevole”: Italia addio Mondiale, il retroscena spiazza tutti

A commentare l’esclusione dell’Italia dai Mondiali e le critiche che ne sono conseguite è intervenuto il tecnico che l’ha vissuto in prima persona.

Se è vero che sbagliare è umano e perseverare è diabolico, ha ragione Sandro Tonali. Il centrocampista del Milan e della Nazionale italiana, infatti, ha dichiarato che non classificarsi ai Mondiali fa male la prima volta, ma brucia ancora di più la seconda. È indubbiamente vero, se si riflette sull’arco temporale che passerà per avere una terza opportunità, se si riflette sull’Italia che ha innamorato a Euro2020 e se si pensa più in generale a un sistema che vacilla.

Mancini interdetto
Roberto Mancini, Italia (LaPresse)

Sarà per questo che ha parlato Gian Piero Ventura, il Ct più discusso e sicuramente meno apprezzato della Nazionale italiana. Nessuno potrà dimenticare la sconfitta contro la Svezia, ovvero la gara che ha sancito 4 anni fa l’esclusione dell’Azzurra da Russia 2018. Il primo grande e il più recente dolore, fin quando si è aperto il medesimo scenario negli spareggi contro la Macedonia del Nord, con Mancini in panchina.

Questa Nazionale però è diversa da quella di Ventura e diverso è anche l’approccio nonché la fiducia che il sistema del calcio italiano nutre nei confronti di Roberto Mancini. Sarà per questo che l’ex allenatore dell’Italia tramite ‘Le Iene’ interviene senza trattenersi.

Gian Piero Ventura a testa bassa
Gian Piero Ventura (LaPresse)

Italia senza Mondiali per la seconda volta: ora parla l’ex Ct Ventura

Gian Piero Ventura è stato in qualche modo lì fermo a guardare e adesso si sfoga, affidando il suo pensiero al programma di Italia 1 in un vero e proprio monologo, che parte con la considerazione fondamentale: “Da quattro anni mi porto dentro un dolore, che è tornato giovedì con la sconfitta dell’Italia contro la Macedonia. In questo tempo ho riflettuto molto e parlato poco, ascoltando. Io ho subito una lapidazione”.

Ventura non va oltre su Mancini, sebbene sottolinei come a differenza sua sia stato difeso a spada tratta. L’allenatore però attacca il sistema, o meglio riconosce in esso il colpevole di entrambe le situazioni: “Non ha perso la squadra, è un problema di sistema. Lo stesso sistema di 4 anni fa. Euro2020 ha soltanto mascherato tutto ciò. Il sistema è in ritardo e non ha visione. Ci ha fatto uscire dai Mondiali anche nel 2010 e 2014, al primo turno. Queste sconfitte hanno radici più profonde. Problemi di questo tipo c’erano anche 4 anni fa, ma la mia sconfitta non è servita a cambiare nulla. Sono contento che Mancini resti ma è chiaro a tutti che la colpa è del sistema”.