Allegri già bocciato: “Era meglio un tecnico straniero”

David Trezeguet ha lasciato il ruolo di ambasciatore della Juventus nel mondo, vuole reinserirsi nel mondo del calcio da dirigente.

L’ex attaccante francese ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” in cui ha parlato della Juventus, delle scelte compiute dal club tra passato, presente e futuro.

Trezeguet vuole una nuova vita da dirigente, sfruttando la sua esperienza. Per spiegarlo, racconta un retroscena: “Parlavo più con Bettega che con Giraudo, mi capiva di più. Un ex calciatore può essere utile al fianco di un presidente, dirigente o allenatore”

Nell’intervista Trezeguet ha spaziato tra tanti argomenti, indicando nella perdita di Coman il più grande errore della Juventus. L’acquisto di Cristiano Ronaldo è definito un colpo di genio. “Ha avuto qualche problema con i compagni, in certe occasioni è mancato il dialogo ma ha fatto cento gol”.

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Allegri festeggia lo scudetto
Massimiliano Allegri (Getty Images)

Trezeguet boccia Allegri: “Avrei preso uno straniero, è una questione di mentalità”

David Trezeguet boccia Massimiliano Allegri, nell’intervista alla “Gazzetta dello Sport” rivela che avrebbe fatto altre scelte. Si parte da un’analisi sulla Juventus: “È ancora un riferimento, domina con una proprietà italiana ma a livello internazionale non è così, c’è un problema di mentalità”.

L’ex attaccante della Juventus mette nel mirino l’atteggiamento: «Il mondo di pensare calcio italiano non va più bene. In Italia ci si difende bassi e si chiede agli attaccanti di risolvere. Si gestisce l’andata in vista del ritorno. All’estero tutti vanno a gransde velocità, sempre. Io sono per i cambi radicali: dopo Allegri, mi sarebbe piaciuto un allenatore straniero. I tedeschi avevano squadre piene di giocatori di due metri, poi è arrivato Guardiola e un movimento è cambiato. Certo, so che ci sono problemi».

Il riferimento al Bayern Monaco genera un’altra critica alla Juventus: “Mi piace la fiducia che hanno nei campioni. Non so perchè Del Piero non è in società, se si tratta dell’ultimo rinnovo di contratto per me è una questione risolvibile davanti ad un caffè”.

Poi un retroscena sul suo passato: “Sono stato vicino alla Roma. Credo fosse una scelta tra me e Fabio Junior, non si sono accordati col Monaco e hanno preso lui”