Polonia-Italia, le formazioni: fuori Piatek, azzurri col tridente leggero

Di BiagioPOLONIA-ITALIA -A quasi un anno dalla debacle contro la Svezia l’Italia torna a giocarsi qualcosa di importante. Certo stavolta non sarà la qualificazione al Mondiale l’obiettivo, ma bisogna comunque mantenere alta la tensione e l’attenzione perché stasera potremmo assistere ad un nuovo, brutto, capitolo della storia recente azzurra. In Polonia ci si gioca la permanenza nella “Serie A” della Nations League, ci si giocano le maggiori possibilità di qualificarsi all’Europeo ma soprattutto ci si gioca una bella fetta di onore. Un risultato negativo stasera infatti ci affosserebbe più nel morale che nella classifica (anche se comunque retrocederemmo), ripescando fuori questioni e discorsi già fatti un anno fa sulla competitività dell’Italia. Discorsi che ci eviteremmo, in parte, con un risultato positivo stasera.

Fare gol

Per fare risultato positivo bisogna vincere, per vincere bisogna segnare. È la regola più semplice del calcio ma questa Italia ha dimostrato ultimamente di avere difficoltà ad andare in gol. Mercoledì contro la Polonia la migliore ora di gioco della gestione Mancini, obiettivo sarà dare continuità a quanto fatto di buono al Ferraris, per questo potrebbero non esserci sostanziali cambi per quanto riguarda la formazione titolare. Davanti confermato il tridente leggero con Insigne, Chiesa e Bernardeschi, a centrocampo l’unica variante sarà Pellegrini per Barella.

Le formazioni

Polonia (4-2-3-1): Szczesny; Bereszynski, Glik, Bednarek, Reca; Krychowiak, Linetty; Blaszczykowski, Zielinski, Grosicki; Lewandowski.
A disp. Fabianski, Dragowski, Jedrzejczyk, Klich, Kurzawa, Piatek, Goralski, Kadzior, Kaminski, Kedziora, Milik, Pietrzak, Szymanski. C.T. Jerzy Brzęczek.

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Biraghi; Verratti, Jorginho, Pellegrini; Bernardeschi, Insigne, Chiesa.
A disp. Sirigu, Acerbi, Berardi, Barella, Bonaventura, Criscito, Gagliardini, Giovinco, Immobile, Emerson, Piccini, Tonelli. C.T. Roberto Mancini.