Diego Longo, campione con il Paok e stratega del Fantalcio “Mantra”

(Photo by Sakis MITROLIDIS / AFP) (Photo credit should read SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images)

Intervistato ai microfoni di “Fantagazzetta”, Diego Longo, vice di Lucescu sulla panchina del Paok, fresco vincitore del campionato greco, ha colto l’occasione per evidenziare la sua passione per il fantacalcio e per raccontare la sua esperienza in Grecia. Grande esperto Fantacalcio, grande stratega e una passione che va ormai avanti da anni. Come detto, Longo ha colto l’occasione anche per sottolineare la sua esperienza in Grecia, raccontando poi la magnifica stagione sulla panchina del Paok, terminata con la storica vittoria del titolo nazionale.

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Ecco l’intervista rilasciata da Diego Longo ai microfoni di “Fantagazzetta”:

L’esperienza all’estero…

“Sono 15 anni che lavoro all’estero, allenavo in Italia tra i dilettanti. Poi il mister cercava qualcuno per lo staff ed un amico ci ha messo in contatto. Dopo tre giorni ero già al lavoro sul campo, al Rapid Bucarest dove ai tempi abbiamo disputato la vecchia Coppa Uefa con i quarti di finale raggiunti. Poi da lì abbiamo continuato a lavorare insieme, per due anni abbiamo allenato anche la Romania. Poi un’esperienza in Qatar, qualche altro mese in Romania e poi in Grecia. Tre anni allo Xanthi e poi questi due anni al Paok: anno scorso abbiamo vinto la coppa e, sul campo, il campionato (perso poi con la penalizzazione ricevuta, ndr). Quest’anno pur partendo con 2 punti di penalizzazione abbiamo vinto il campionato dopo ben 34 anni“.

La cavalcata trionfale con il PAOK

E’ stato un anno incredibile, straordinario. Abbiamo vinto tutte le partite con soli tre pareggi. Fin dall’inizio siamo partiti con tanta rabbia e voglia, dovuto anche a quello che ci è stato tolto sul campo anno scorso. Quella è stata sicuramente la motivazione in più, ci ha fatto entrare con una cattiveria in campo fuori dal comune. Abbiamo fatto un percorso netto in campionato, con calciatori di qualità, alcuni giovani che potrebbero giocare anche in Italia“.

Sul prossimo futuro

Ovvio che l’obiettivo di un club è quello di riuscire ad entrare nei gironi di Champions, poi ovviamente mantenerci ai vertici in Grecia dopo aver conquistato il titolo dopo tanti anni. Questi sono i piani della società, poi dobbiamo vedere anche cosa riserva il futuro a noi, con il contratto in scadenza il 30 giugno. Il calcio è strano, può succedere di tutto“.

Fantacalcio ed esperienza con la modalità “Mantra”

Noi siamo partiti 25 anni fa, quando il fantacalcio si faceva ancora carta e penna. E’ nato questo gruppo e questa amicizia ed il fantacalcio in questi anni mi è servito per mantenere proprio la quotidianità con gli amici più cari. Il fantacalcio è un modo per mantenersi sempre in contatto, tre volte l’anno vederci per fare il mercato, qualche volta sono riuscito a prendere degli aerei per fare il mercato live con i miei amici. Il primo anno che è uscita la modalità Mantra l’abbiamo un po’ studiata, lo troviamo più tecnico e specifico dunque ci siamo divertiti e non l’abbiamo più abbondato. Per me è un’altra cosa giocare con questa modalità, più complesso e ti motiva di più. Che tipo di fantallenatore sono? Passionale, devastante direi. L’equilibrio che cerco di mantenere nella vita reale mi abbandona totalmente, divento una bestia. Sono uno di quelli che insulta pesante, soprattutto nel nostro gruppo“.

Modulo utilizzato al Mantra

“La domanda è spontanea, il modulo usato al Mantra è lo stesso usato al Paok? “No, no, no (ride, ndr), al Mantra gioco 4-3-1-2 quest’anno, lo cambio anche a seconda di come vengono listati alcuni calciatori. Tra l’altro noi riconfermiamo i calciatori, per cinque anni e poi azzeriamo tutti. I primi anni sono quelli in cui uno investe nei giovani, nei successivi confermiamo. Ognuno ha i propri beniamini e conoscendo pure le squadre per cui uno tifa ci ostacoliamo a vicenda. La mia squadra del cuore? Sono due: la squadra che alleno e quella del fantacalcio. Sono un tifoso accanito di queste due squadre, non ho altre fedi. Fantagazzetta comunque ha cambiato con il live il mondo del fantacalcio. Siete i nostri pusher (ride, ndr)”.

Ancora sul Fantacalcio…

La mia è la squadra più titolata della Lega, storicamente non mi posso lamentare. Quest’anno abbiamo fatto torneo di Apertura e Clausura per cambiare un po’. I primi sei mesi ho vinto quasi tutte le partite, poi ho perso Higuain che è andato al Chelsea e qualche altro calciatore per infortunio. Alla fine del torneo di Apertura, ho venduto quasi tutti i calciatori per puntare sui giovani ed investire in vista delle prossime annate. Ho acquistato Zaniolo, Mancini, anche Paquetà l’ho preso subito. Per il prossimo anno già sto abbastanza coperto. Attacco? Ho Muriel, Babacar e Pavoletti, anno prossimo devo prendere un’altra punta di peso e poi basta. Ho anche Milinkovic-Savic e Veretout a centrocampo“.

Il Fantacalcio visto all’estero

Il fantacalcio in Grecia non esiste, tra l’altro potrebbe essere un’ottima idea per la passione con cui si segue il calcio qui. Qui sarebbe un boom, in Romania lo fanno anche se non è seguitissimo. Qui in Grecia qualcuno pero’ dovrebbe pensarci“.

Consigli ai tutti i fantallenatori

Chi potrebbe far bene in Italia a livello fantacalcistico? Ce ne sono, soprattutto quelli più giovani. Noi al Paok abbiamo un centrocampista, Shakov, che segna sempre 8-9 gol a stagione, gioca nei due in mezzo al campo ma arriva con facilità in zona gol. Poi abbiamo Sergio Oliveira, in prestito dal Porto. Giocatore importante che ha giocato anche in Champions ed ha segnato già un po’ di gol. C’è Vieirinha, terzino campione d’Europa con il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Gioca terzino sinistro, ma porta tanti bonus anche da punizione. Poi grazie al lavoro del mio collega, Cristiano Bacci, facciamo tantissimi gol da situazione da calcio piazzato. Un po’ come l’Atalanta, che porta al bonus tantissimi difensori. Infine Matos, nato come terzino destro ma con il vizietto del gol“.

Fantallenatore e allenatore in Italia…

“E se un domani dovessi allenatore una squadra italiana, cosa succederebbe per il fantacalcio? “Questa situazione potrebbe comportare dei problemi (ride, ndr). Schierare la formazione tenendo conto dei calciatori che potrebbero servirmi al fantacalcio. Ci sarebbe un grande conflitto d’interesse, molto probabilmente dovrei dare in gestione la mia squadra del fantacalcio. Scherzi a parte, mi piacerebbe, anzi ci racconto un aneddoto. Una volta abbiamo giocato contro il Bologna di Diamanti, che era il mio capitano alla squadra del fantacalcio. Alla fine l’ho fermato e gli ho chiesto la maglietta, non potevo non averla. Lui è stato fortissimo, a fine partita è venuto a cercarmi appunto per regalarmi la maglia”.