Mazzarri si ripresenta al Napoli: “Porto esperienza ad una grande piazza, e sugli obiettivi…”

Il nuovo tecnico del Napoli ha parlato alla vigilia del match contro l’Atalanta, il primo sulla panchina azzurra per lui.

Alla vigilia del match con l’Atalanta, Walter Mazzarri ha affrontato la prima conferenza stampa come tecnico del Napoli. Gli azzurri sono chiamati ad una serie di partite durissime al rientro dalla sosta per le Nazionali.

Conferenza Mazzarri
L’allenatore del Napoli alla prima conferenza stampa (ansafoto.it) serieanews.com

Mazzarri si è innanzitutto detto emozionato di allenare la squadra più forte della sua carriera. “Quando vedi una squadra come quella di Spalletti speri di poterla allenare, grazie al presidente posso farlo almeno fino a fine stagione. Sono venuto per fargli capire, con la mia esperienza, i pericoli ai ragazzi,dicensogli che le squadre ci aspettano ancor di più per vincere. Con De Laurentiis c’è un ottimo rapporto, c’è stima reciproca”, ha esordito Mazzarri.

Sui giocatori:

“L’ho visto soltanto oggi quindi non posso dire molto, ma staremo insieme abbastanza per stare attento ai dettagli. Osimhen sta rientrando, mi ha dato ottime impressioni È un giocatore generoso. Raspadori o Simeone? Sono diversi ma non vogli dare vantaggi agli avversari. Sceglierò il più fresco. L’Atalanta è una grande squadra, non voglio dare vantaggi a Gasperini”.

Su chi dice che è un allenatore bollito:

“Non rispondo a chi dice certe sciocchezze. Anche a Pondrelli ho detto che bisogna aspettare prima di fare un’analisi seria, non mi permetto di criticare chi c’è stato prima di me. Quando conoscerò di più la squadra vi dirò di più. La prima cosa che farò è farla giocare come l’anno scorso, poi sarò man mano più preciso, ma la squadra è quasi la stessa dell’anno scorso”.

Walter Mazzarri in conferenza, tra paragoni e obiettivi

Sulle prossime partite:

“Mi sono sempre buttato senza pensarci troppo. Anche quando venni a Napoli nel 2009 avevamo due trasferte a Firenze e a Torino. Quella volta andò bene, speriamo anche questa volta. Non possiamo avere obiettivi, è un momento delicato. Chi mi conosce sa che Mazzarri affronta una partita alla volta. a Bergamo sarà difficile, loro hanno fisicità e giocano uomo contro uomo in campo aperti. Se non si ricomincia a vincere non s può vincere lo scudetto, quindi che senso ha fare proclami? Cominciamo a vincere visto che ò’ultima partita è stata persa. Iniziamo a non perdere in trasferta e poi in casa”.

Conferenza Mazzarri
Walter Mazzarri ha parlato di obiettivi (ansafoto.it) serieanews.com

Sul paragone tra Osimhen e Cavani:

Sembrano simili, ma le squadre devono avere un feeling anche con l’allenatore, così i giocatori corrono anche per lui. Cavani correva anche per me, Osimhen sembra fare allo stesso modo”.

Sulla piazza:

“Non faccio sviolinate di solito. De Laurentiis mi ha fatto vedere un pezzo del film sullo scudetto. Mi sono venuti i brividi pur non avendolo visto. Mi ha ricordato la vittoria della Coppa Italia. La scalata del Napoli è partita da me. Questa è una grande piazza che da quando c’è De Laurentiis è rispettata in tutta Europa”.

Sul modulo:

Se pensate alla Reggina o al Napoli era sempre 3-4-3, poi toglievo un centrale e mettevo Behrami arretrato. Si chiacchiera ma poi bisogna fare risultato. Dovevamo coprire la profondità, allora si staccava un centrale, due rimanevano più bloccati e ci mettevamo a tre”.

Su Kvaratskhelia:

“Quando arrivammo secondi dietro la Juve pensai che ci sarebbe voluto un salto di qualità altrimenti non avremmo stimolato i giocatori. Era il mio quarto anno, e al quinto avrei dovuto fare più del secondo posto, ma non era facile in quel periodo storico. Lavezzi non rientrava come fa Kvicha, lo tenevo sempre alto perchè non aveva voglia di rientrare. Lui faceva tutta la fascia. Comunque sono simili, hanno un controllo palla imperante, saltano anche tre uomini”.