Impavido e ruvido, Igor Tudor è la scelta della Lazio dopo il terremoto Sarri

Dopo l’inderogabile decisione da parte di Maurizio Sarri di lasciare la direzione tecnica della Lazio, la società opta per Igor Tudor.

Tradimento. Sembra essere questa la parola più adatta a definire i perché delle ultime turbolente settimane a Formello, presso il centro sportivo della Lazio. Proprio laddove resteranno – a quanto pare seppelliti – retroscena e motivazioni dietro la decisione repentina da parte di Maurizio Sarri di rassegnare le sue dimissioni da allenatore della Lazio, quando mancano dieci giornate alla conclusione dell’edizione 2023-24 del campionato di Serie A.

Perché Claudio Lotito ha scelto Igor Tudor
Igor Tudor sulla panchina della Lazio: la scelta di Lotito (ANSA) – serieanews

Di certo i risultati delle ultime settimane non sono stati i migliori. In campionato la squadra ha maturato quattro sconfitte nelle recenti cinque gare ed è stata eliminata dal Bayern Monaco, dopo una convincente vittoria all’andata, dagli ottavi di finale di Champions League. Tuttavia non sono sportive, almeno non soltanto, le ragioni che hanno condotto l’ex Napoli e Juventus (fra le altre, ndr) a lasciare la gestione tecnica della Lazio. Evidentemente, l’allenatore toscano sentiva di non avere più il controllo della situazione/l’abnegazione da parte dello spogliatoio.

È quanto ha cercato di far trasparire il presidente biancoceleste, Claudio Lotito, al ‘TG1′, dichiarando: “Non era nell’aria, le dimissioni sono state inaspettate. È stato un po’ tradito dal comportamento di alcune persone. C’è qualcosa di strisciante nel gruppo”. D’altronde – come il patron ha voluto far leggere fra le linee – battere il Bayern Monaco e soccombere contro l’Udinese è sintomo di un disequilibrio che di certo non può essere tecnico. Il calcio è materia cerebrale almeno quanto fisica.

Lazio, ora serve un “generale”: Lotito chiama Tudor, la situazione

Cosa fare dinanzi a una situazione così smembrata? Assumere che la realtà non può più essere indirizzata positivamente, se un tecnico arriva a rassegnare le dimissioni quando si è ben oltre la metà del campionato. Vuol dire che non crede di poter proseguire impartendo dettami da replicare in campo. Quindi, il presidente Lotito ha preso atto e affidato momentaneamente le redini della squadra al vice di Sarri, Giovanni Martusciello. Ma solo per poco. Il ribaltone è in arrivo: la dirigenza biancoceleste ha telefonato a Igor Tudor, già vicino al ritorno in Serie A qualche mese fa, quando ad approcciare fu il Napoli di De Laurentiis.

La Lazio sarà affidata a Igor Tudor
Igor Tudor prende il posto di Maurizio Sarri alla Lazio (ANSA) – serieanews

Una scelta dettata dalla necessità di avere a disposizione evidentemente un allenatore che non si fa condizionare né dalle pressioni dell’ambiente, ad ogni una pentola a pressione, né dagli umori dello spogliatoio. È capace di entrarvi e dettare le sue inderogabili. Il croato non aspetta di essere seguito: spazio ci sarà soltanto per chi dimostrerà di meritarne. È così che funziona e non al contrario. Le parti si sono già incontrate e l’incarico sarà assegnato a Tudor soltanto dopo la prossima gara di campionato, quindi post Frosinone-Lazio, in calendario sabato 16 marzo dalle 20:45. Durante la cena a Villa Sebastiani, dov’erano presenti anche il direttore sportivo Angelo Fabiani e l’agente di Tudor, è stata raggiunta un’intesa fino al 30 giugno 2025. Impavido e ruvido: è l’uomo giusto? Chi altrimenti.