Atalanta, il clima si infiamma: Gasperini accende l’ennesima polemica

In casa Atalanta bisogna registrare delle importanti dichiarazioni di Gian Piero Gasperini contro un suo calciatore.

Dopo la lunga pausa forzata per lasciare spazio al Mondiale disputato in Qatar, la ripresa del campionato è ormai imminente. Il prossimo 4 gennaio, infatti, tornerà la Serie A con un turno che promette subito grandi faville.

Gasperini arrabbiato
Atalanta, dichiarazioni di Gasperini contro un suo calciatore (LaPresse) serieanews.com

Il big match della prima giornata di campionato del 2023 è sicuramente Inter-Napoli, che potrebbe dire già molto sulle sorti dello Scudetto, ma ci sono anche altre squadre da cui ci si attende un segno di reazione. Tra queste bisogna inserire sicuramente l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. 

I nerazzurri, dopo un inizio di stagione quasi perfetto, non hanno chiuso nel migliore dei modi l’anno, visto che hanno totalizzato solo 3 punti nelle ultime 5 partite prima della sosta. L’Atalanta, quindi, mercoledì prossimo contro lo Spezia di Luca Gotti ha l’assoluto obbligo di vincere. Tuttavia, proprio in casa nerazzurra, bisogna registrare una dura critica di Gian Piero Gasperini nei confronti di un suo big. 

Zapata a Lecce
Duro attacco di Gian Piero Gasperini nei confronti di Duvan Zapata (LaPresse) serieanews.com

Atalanta, Gasperini attacca  Zapata: “Ha voluto tirare a forza il calcio di rigore, è stato un segnale che non mi è piaciuto affatto”

Il tecnico bergamasco, dopo l’amichevole persa per 0-1 contro gli olandesi dell’AZ Alkmaar, non ha risparmiato un attacco diretto a Duvan Zapata, reo di aver voluto tirare a forza un calcio di rigore, poi sbagliato, nonostante l’ordine della panchina nerazzurra di farlo calciare ad uno tra Luis Muriel Teun Koopmeiners

Ecco le dichiarazioni, riportate dalla ‘Gazzetta dello Sport’, di Gian Piero Gasperini nel post partita contro l’AZ Alkmaar:Zapata lavora bene in allenamento, ma il fatto che abbia voluto tirare a forza il calcio di rigore è stato davvero un brutto segnale. Avevamo sia Luis Muriel che Teun Koopmeiners, ma lui ha voluto forzare. Non è stato un grande gesto. E’ stato un segnale di pressione che non mi è piaciuto affatto. Prima chi entrava dalla panchina riusciva a cambiare il corso delle partite, ma ora non è più così”.