Theo Hernandez, multa della Procura dopo la foto polemica sui social

Terminate le indagini delle Procura FIGC sul caso Theo Hernandez e la stories Instagram pubblicata dopo Milan-Napoli. Arriva la decisione.

Le polemiche in occasione di Milan-Napoli e l’arbitraggio dell’arbitro Fabrizio Pasqua si sono scatenate durante e dopo la partita. In particolare il popolo rossonero si è scagliato contro il direttore di gara per un calcio di rigore non concesso alla squadra di Stefano Pioli in seguito ad un tocco di mano dell’ex Bakayoko. Un decisione, quella dell’arbitro, che ha cosi portato tanti commenti negativi su Instagram da parte dei tifosi milanisti.

E tra quelli che hanno alzato il polverone c’è stato anche il giocatore rossonero Theo Hernandez. Una stories su Instagram pubblicata dallo spagnolo di sdegno proprio contro Pasqua, ma eliminata praticamente subito dopo. Il fatto non è sfuggito all’occhio dei più, ed il tutto è finito anche in maniera alla Procura Federale che ha cosi aperto un fascicolo in occasione dell’accaduto. Di poco fa il risultato di quelle che sono state le indagini.

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Milan-Napoli in campo
Milan-Napoli (Getty Images)

Theo, la stories su Instagram costa caro

Il lavoro della Procura si è ovviamente concentrato sul comportamento del giocatore post partita, il tutto avvenuto non in campo ma sui social network. Non è bastato, al terzino rossonero, l’aver rimosso prontamente la stories. Il gesto di sdegno ha attirato l’attenzione, fino ad arrivare alla decisione arrivata pochi minuti fa.

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Un accordo, in sostanza, raggiunto tra le parti e che prevede una sanzione sia per il Milan che per il calciatore spagnolo. Il club dovrà pagare una multa di 2 mila euro, mentre al giocatore è toccata una sanzione di 3 mila euro. Scongiurato, dunque, il pericolo che secondo alcuni avrebbe potuto portare anche all’eventualità (remota) di una squalifica per Theo.

Una stories Instagram costata cara a giocatore e club, con Theo che avrà di sicuro appreso la lezione, cosi come altri giocatori che in futuro ci penseranno due volte prima di protestare via social contro la direzione arbitrale.Â