L’Italia vince e va alle semifinali, ma Mancini gela tutti: parole senza filtri

L’Italia vince e convince, ma attenzione alle parole di Roberto Mancini. Il CT non si trattiene ed è senza filtri a ‘Rai Sport’.

Due a zero all’Ungheria e un biglietto di solo andata per le semifinali di UEFA Nations League. È una serata da incorniciare, quella che l’Italia di Roberto Mancini mette a segno in questo freddo settembre. Dopo l’amarezza del Mondiale sfumato, gli azzurri tornano a ruggire in campo internazionale e lo fanno con un nuovo modulo.

Mancini urla a Raspadori
Mancini si sfoga nonostante la vittoria della sua Italia, parole senza filtri (LaPresse) SerieANews.com

È il 3-5-2, infatti, l’immagine che più di tutte racconta la potenziale rinascita della Nazionale italiana. Con questa filosofia e questo modulo inedito, il commissario tecnico ha ridisegnato una formazione capace di giocare con maggiore efficacia e maggiore freschezza rispetto alle ultime uscite degli azzurri. Soprattutto quando il 4-3-3 dell’Italia sembrava dare il peggio di sé, prima della clamorosa e dolorosa eliminazione dal Mondiale di Qatar 2022.

Mancini perplesso
Mancini e la vittoria della sua Italia. Le Final Four, però, non bastano… (LaPresse) SerieANews.com

Italia, che vittoria contro l’Ungheria: Mancini però si sfoga senza filtri

A commentare la vittoria dei suoi ragazzi, Roberto Mancini però è abbastanza schietto. E ai microfoni di ‘Rai Sport’ non nasconde una certa amarezza: “Abbiamo fatto molto bene per settanta minuti, gli ultimi venti non mi sono piaciuti per nulla. Sul 2-0 la partita andava tenuta in controllo, invece ci siamo fatti schiacciare. Non mi sono piaciuti, ripeto”.

Parole dure, che fanno il paio poi con l’inconsolabile consapevolezza di essere fuori dal prossimo Mondiale: “Certo è importante aver raggiunto la Final Four della Nations Leagueper la seconda volta di fila, ma purtroppo l’amarezza per il Mondiale perso resta. L’obiettivo c’è, ma dobbiamo scavallare il mese di dicembre. Prima di quel periodo è ancora difficile parlarne…”.

Insomma, l’Italia è contenta e felice di aver raggiunto un altro traguardo importante, ma quello storicamente sfuggito è una ferita che resterà aperta sino alla fine della competizione qatariota.