Messi ha un sosia egiziano e la sua storia è straordinaria

Una storia fantastica quella che arriva dall’Egitto. Protagonista è Lionel Messi, o meglio il suo sosia che ha regalato una giornata di festa.

La gioia dei bambini rappresenta uno degli aspetti più belli e toccanti all’interno del panorama sociale, in grado di animare la vita sulla terra. Purtroppo la Pandemia ha costretto tanti piccoli a restare a casa per tanto tempo, rinunciando a quella vitalità e spensieratezza della quale c’è tanto bisogno. Oggi più di prima. Il calcio, poi, proprio per i più piccoli non è soltanto uno sport, ma un modo per cacciare fuori tutta la magia che soltanto prendere a calci un pallone sa regalare. I calciatori sono dei veri e propri idoli, ai quali un bambino si ispira, cercando di catturare quelli che sono i valori della sportività.

E cosi anche campioni come Lionel Messi sono ammirati in tutto il mondo. Le grandi giocate sul rettangolo di gioco hanno un valore significativo, e creano un senso di emulazione che tra i più piccoli è un po’ come il sale della vita. Tutti sognano di essere Messi, tutti sognano di incontrarlo. Ed in un orfanotrofio in Egitto c’è chi, a modo suo, ha provato ad accontentare i più piccini.

Il tutto grazie anche a delle doti naturali, e stavolta non parliamo di talento sportivo. Si, perchè il pittore Mohammed Ibrahim Battah ha dalla sua una particolare peculiarità, che poco ha a che fare con la palla senso stretto: è incredibilmente somigliante proprio a lui, Lionel Messi. E cosi quest’uomo dal cruore grande ha provato a sfruttare questa particolare fisionomia per regalare un sorriso.

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Il sosia di Messi in Egitto regala un sorriso ai più piccoli

Mohammed ha cosi deciso di dare lustro a questa singolare somiglianza, cercando di sfruttarla per regalare una piccola gioia ai bambini di un orfanotrofio in Egitto. A Zagazig, una città a Nord de Il Cairo, il buon Battah si è presentato vestito proprio da Lionel Messi, con tanto di maglia del Barcellona, creando grande entusiasmo tra i bambini di un orfanotrofio.

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E cosi proprio i piccini si sono ritrovati a giocare a calcio proprio con Messi, o almeno quello che gli somiglia in maniera cosi sorprendente. Una giornata di grande gioia, con i piccoli che hanno cosi potuto raccontare di aver giocato (o affrontato) il più grande giocatore sul pianeta.

Di fatto, non è il calciatore ad regalato gioia a questi bambini, ma tutto quello che lo stesso Messi rappresenta in termini di sportività ed immagine concreta legata al mondo del calcio. Tutto ciò rivestito da un uomo di 33 anni, che di mestiere non fa il calciatore, ma che ha saputo sostituire degnamente proprio Messi, almeno nel saper concedersi all’amore e l’entusiasmo dei fortunati bimbi.