“È stato denunciato”: l’ex attaccante della Juve finisce nei guai

Il campione, molto amato da tutti i tifosi della Juve, è finito nei guai: una ventina di colleghi l’hanno denunciato. I dettagli.

Lo scorso 21 giugno, dopo aver appena praticamente appeso gli scarpini al chiodo, Carlos Tevez è stato ingaggiato come nuovo allenatore del Rosario Central. Una decisione maturata dal club per invertire una tendenza di sconfitte e malumori che stavano prendendo il posto del solito entusiasmo e della grande competitività che caratterizza il club. Una figura rinomata, che restituisse energie e idee, era ciò di cui si necessitava perciò è stato scelto Tevez.

Tevez esulta con la Juventus
Carlos Tevez gol, Juventus (LaPresse)

Non senza alti e bassi, il neo-tecnico sta portando avanti il compito. Ciò che sicuramente ha già centrato come obiettivo è conquistare la piazza, quindi la stima della gente. Tuttavia il futuro si preannuncia complicato. A infastidire l’inizio di carriera di Tevez è una denuncia.

Gustavo Dellepiane, avvocato argentino, ha fatto sapere infatti che circa 20 allenatori si sono riuniti e rivolti a lui da distinte province chiedendo alla Giustizia di indagare su Tevez, per presunta “usurpazione” del titolo di allenatore.

Tevez sorridente
Carlos Tevez, Rosario Central (LaPresse)

Rosario Central, l’ex Juve Carlos Tevez denunciato: i fatti

Come riferito da diversi media di Rosario, i nomi degli allenatori coinvolti non sono stati svelati. I dettagli della denuncia sì. Secondo il gruppo che si è rivolto alla Giustizia, l’ex giocatore della Juve avrebbe violato diversi articoli del Codice Penale argentino, ovvero il 172, 173 e 247. Dellepiane ha spiegato a ‘La Capital’ “a noi non interessa che vada in prigione, ma che non violi la legge”.

Il problema centrale è che Tevez avrebbe iniziato il corso per l’ottenimento del patentino da allenatore nel 2021 ed ha durata di tre anni, ragion per cui prima del 2023 non avrebbe potuto cominciare la sua carriera da tecnico. Non soltanto l’ex giocatore avrebbe commesso un’infrazione della legge, ma le responsabilità sarebbero da condividere con gli organismi a presidio del calcio, ovvero l’AFA e l’Afta oltre al Rosario Central. Si attendono novità.