Sampdoria, Torreira choc dopo la scomparsa della madre

L’ex Sampdoria, ora all’Atletico Madrid, Torreira ha fatto una rivelazione choccante dopo la morte della madre: “Basta Europa, voglio il Boca”

Lucas Torreira non riesce a darsi pace dopo la morte della madre, arrivata pochi giorni fa a causa del Covid-19. Il centrocampista ex Sampdoria è tornato nel suo paese per stare vicino alla sua famiglia e non è ancora tornato in Spagna. Il suo desidero però potrebbe ora essere quello di chiudere con l’Europa per riavvicinarsi a casa. La sua vita, infatti, è stata improvvisamente sconvolta dalla grave perdita familiare subita e per questo, probabilmente, sta riconsiderando anche alcune scelte. Intanto, ha ringraziato l’Atletico Madrid per la comprensione che ha dimostrato in queste ore terribili: “Mi hanno concesso una settimana di ferie in più. Dovrò tornare però perché al di là del mio dolore e del desiderio di stare con la mia famiglia, devo svolgere il mio dovere. Sono un professionista e la vita va avanti”, ha detto il centrocampista uruguagio ai microfoni di “ESPN F90”. Torreira ha poi approfittato dell’occasione per specificare il suo sogno.

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Simeone e Torreira (GettyImages)

Atletico Madrid, Torreira non vuole tornare in Europa: “La morte di mia madre mi ha segnato, voglio subito il Boca”

Il calciatore ha fatto una confessione molto intima nel corso dell’intervista. Anche in passato non ha mai fatto mistero della sua passione per il Boca Juniors. “Un club in cui ho sempre sognato di giocare più in là, muoio dalla voglia di indossare la sua maglia”, ha spiegato Torreira che ha anche aggiunto un particolare inedito: “La notte in cui è morte mia madre, ho subito mandato un messaggio al mio agente, chiarendogli di non voler più giocare in Europa. Voglio il Boca“. Subito, dunque, e non soltanto in futuro come pensato fino all’accaduto.

Il centrocampista dell’Atletico Madrid ha poi ribadito: “Giocando nel Boca Juniors sarei più vicino a casa e magari nel giorno libero potrei prendere la macchina per stare accanto alla mia famiglia. Questo desiderio è stato accelerato da ciò che è successo alla mia famiglia. Fino a pochi giorni fa credevo di firmare un altro accordo in Europa per poi tornare in Sudamerica a 35 anni. Il calcio è diventato una lotta per il denaro, spesso però dimentichiamo che conta di più essere amati e rispettati”.

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Sono naturalmente parole sulle quali pesa il forte peso emotivo per la morte prematura della madre, tuttavia il centrocampista sembra avere le idee chiare. Sono ormai diversi gli anni trascorsi lontani dall’Uruguay. Si trasferì molto giovane al Pescara, nel 2014. Da allora sono passati 7 anni.