Il tecnico, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Leicester, riapre dunque le porte alla panchina della Nazionale: “Ho ancora un anno di contratto ma tutto è possibile e l’importante è farsi trovare sempre pronti. Il calcio è questo, il nostro lavoro è molto difficile, tutto cambia nel giro di poco tempo”. Conte è infastidito da queste domande sul suo futuro: “E’ da inizio stagione che mi fate le stesse domande e io dico sempre le stesse cose, ma è normale per questo club e per chi allena il Chelsea vivere questo genere di situazione, anche se la passata stagione hai vinto la Premier e raggiunto la finale di FA Cup, la storia del Chelsea parla da sé. Sono sereno, poi nel calcio tutto può succedere, l’importante è essere pronti e non mollare mai”.
L’allenatore pero’ si dice soddisfatto della sua avventura a Londra, nonostante il rapporto con il numero 1 Abramovich non sia mai sbocciato realmente del tutto: “Abbiamo cominciato un importante lavoro qui assieme ai giocatori e alla società e quando cominci un lavoro, hai bisogno di tempo per migliorare, per creare delle basi solide, ma nel calcio di oggi è difficile fare delle previsioni. In Inghilterra prima un allenatore restava al suo posto molti anni, ora è stata presa l’abitudine a esonerare un tecnico con più facilità. Per il resto io penso solo a portare avanti il mio lavoro e le mie idee e ottenere buoni risultati”.
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