Pacato, garbato e mai fuori dalle righe, Vicini è stato condottiero di una Nazionale che, oltre al terzo posto ai Mondiali 1990, ottenne un terzo posto all’Europeo del 1988. Una figura genuina, simbolo di un calcio ormai scomparso. Un solo grande rammarico per l’ex ct azzurro: “Il Mondiale 1990? Avremmo meritato di vincerlo, siamo stati sfortunati. Noi non perdemmo mai sul campo, sei vittorie e un pari, e arrivammo terzi, l’Argentina fu sconfitta due volte e andò in finale con la vincitrice Germania. Però in quelle notti conquistammo gli italiani, il loro affetto fu travolgente. Infatti quell’Italia-Argentina resta una delle partite più viste in tv di tutti i tempi”.
Buon viaggio mister, notti magiche…
Roma svela il progetto del nuovo stadio, unendo architettura e appartenenza. Priorità su comfort, visibilità…
Rino Gattuso discute le sue aspettative per il Mondiale 2026, sottolineando l'importanza dell'intensità, del metodo…
L'articolo esplora la trasformazione della Lazio sotto la guida di Maurizio Sarri, evidenziando come l'allenatore…
Nessuna fantasia, solo utilità. Il Milan sceglie Füllkrug per risolvere problemi concreti e dare equilibrio…
L'Inter perde l'attaccante Ange-Yoan Bonny per una distorsione al ginocchio, cambiando le dinamiche della prossima…
Il futuro del mercato calcistico italiano è in bilico, con la Lazio in attesa di…