Dopo il pareggio di ieri sera, c’è chi ha parlato di una Nazionale in ripresa e sull’ottima strada. Parliamoci chiaro, di positivo c’è ben poco. Cerchiamo di non nascondere la testa sotto la sabbia. E’ una Nazionale priva di qualità. Manca la congiunzione tra centrocampo e attacco. Tutto da buttare? No. Ci sono tanti giovani interessanti, giovani che, con il giusto impegno e costanza nei proprio club, potrebbe scrivere le pagine del futuro azzurro. C’è bisogno che i club diano fiducia ai nostri giovani. E’ tempo che i giocatori italiani vengano lanciati nella mischia e responsabilizzati. Il Milan con Cutrone è l’esempio di come un giocatore, a volte, abbia bisogno di sentirsi addosso la fiducia dell’ambiente. E’ tempo di riprenderci il futuro azzurro. Poca qualità, poco ottimismo, ma sbagliato gettare la spugna. L’Italia calcistica può rinascere. Questa è una sfida, questo sarà il nostro Mondiale.
L'articolo esplora l'evoluzione del ruolo del portiere nel calcio moderno, sottolineando l'importanza delle decisioni strategiche…
L'Inter affronta la perdita di due giocatori chiave, Acerbi e Calhanoglu, a causa di infortuni.…
Jonathan David si prepara per guidare l'attacco della Juventus contro il Pafos in Champions League,…
"Elodie chiude la sua tournée a Roma con un concerto elettrizzante, unendo musica e calcio…
"L'inno giallorosso torna in edizione speciale vinile dopo 50 anni, unendo storia e presente. Un…
"Vergara, un giovane centrocampista napoletano, si distingue per intensità e disciplina tattica, attirando l'attenzione di…