“Sono stati meravigliosi dal punto di vista sportivo e umano. Ho conosciuto gente incantevole e siamo stati capaci, come squadra, di andare vicino a un sogno. Lo avremmo voluto vivere assieme, perché s’è creato un sentimento, tra noi e il pubblico, che avrebbe meritato la più indimenticabile delle conclusioni . Scudetto perso a Firenze? Ma sarebbe più giusto dire che la Juventus lo ha vinto la sera prima a Milano. Sono stati più bravi di noi, non solo in campo. Rappresentano una società potente. Forse in Italia soltanto il Milan e l’Inter hanno questa forza.
Se ci è mancato qualcosa? Il destino, in quel week-end, ha deciso per noi. A volte mi viene da pensare e mi dico: magari non eravamo abituati a vincere, dunque è venuta meno quella abitudine di prenderci partite sporche. Poi rifletto e mi accorgo che o nove o dieci volte siamo andati in svantaggio e le abbiamo ribaltate. Non c’è una ragione, né me la sono fatta. Ma sono orgoglioso. Sarri? Con lui siamo andati oltre il calcio: ci ha messo la faccia per me e gli dovrò gratitudine. È stato paterno negli atteggiamenti, gli voglio bene e gli auguro tutte le fortune che merita un uomo del genere”.
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