“Bisogna smettere di lamentarsi – ha detto il capo degli arbitri – La Var funziona e tutti lo riconoscono, se poi ogni volta che accade un episodio si vuole smontare tutto, siamo fuori dal mondo. È uno strumento che tutti ci invidiano, tutti vengono a studiare la sua applicazione in Italia. Se si pontifica su un episodio allora non è cambiato niente e mi chiedo cosa l’abbiamo messa a fare. Se in una partita, su 50 decisioni, se ne sbagliano 2 fa parte della normalità”.
Nicchi ammette che ci sono delle cose da migliorare. “Gli arbitri stanno applicando il protocollo al meglio che possono. Ogni tanto qualcuno, sorprendentemente, non si avvale della Var e di questo si occuperà Rizzoli. È uno strumento che c’è e va utilizzato al massimo, perché così le discussioni vanno al minimo. Tanti arbitri sono abituati al vecchio modo di arbitrare, dove ci sono decisioni da prendere velocemente. Devono invece prendere sempre più confidenza con questo strumento”. Nicchi, infine, conferma che un primo assaggio di Var potrebbe esserci già quest’anno anche in Champions.
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