Alla domanda di Szczesny: “Ho visto che ti hanno puntato una pistola alla tempia, o qualcosa del genere”, Milik ha aggiunto: “No, no, nessuno mi ha puntato una pistola alla testa. Non è andata come dicono. Ero in macchina con i familiari e, anche se fossi stato da solo, avrei fatto lo stesso perché sono rimasto scosso alla vista della pistola impugnata dal rapinatore”.
Il bomber ha poi commentato: “Napoli è una città normale, eppure fanno ‘attenzione’ agli orologi e ai gioielli. Per questo, forse, i napoletani non li mettono in mostra. In quell’occasione non mi aspettavo problemi: avevo l’orologio, ma non ero a Napoli, bensì vicino casa. Non me l’aspettavo, non essendo in città”. Una battuta infine sul suo capitano Marek Hamsik, Milik parlando di Marekiaro ha così scherzato: “Ho saputo che anche Marek ha vissuto per due volte una situazione simile. In un’occasione gli hanno restituito il maltolto, in un’altra no. Insomma, aveva il 50% di chance”
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