I nerazzurri tornano con la testa al campionato dopo il k.o. in Champions contro il Barcellona: “La squadra ieri mi ha mandato un importante segnale di reazione, di non voler accettare passivamente le situazioni avvenute nell’ultima partita e in quelle precedenti che non sono andate bene”, aveva spiega Spalletti. Proprio all’Olimpico contro la Lazio l’anno scorso l’Inter ha ottenuto una vittoria che le ha spalancato le porte della Champions: “Il ricordo è quello di una tifoseria in festa che ha raggiunto un traguardo importante e che ha vinto una gara tra mille difficoltà. L’abbiamo fatto all’Olimpico e bisogna solo da tentare di rifarlo”. E visto l’esito del match più che di un proposito si è trattato di una promessa.
Il tecnico dei neroazzurri, Luciano Spalletti, ha commentato la vittoria dell’Inter sulla Lazio dai microfoni di Sky Sport. Ecco cosa ha detto: “Quello che diventa fondamentale è solo la prestazione, mi tengo solo quella del primo tempo. Anti-Juve? Siamo l’anti-noi. Nel primo tempo siamo stati bravi a gestire ma nella ripresa eravamo l’anti-nessuno. Abbiamo perso molti palloni, regalando potenziali occasioni a una squadra fortissima come la Lazio. De Vrij? Non l’ho messo per una questione ambientale, è un ragazzo emotivo, ho preferito non rischiarlo. Ho scelto poi Joao Mario perché posso contare su una rosa profonda, l’ho preferito a Borja Valero perché a Barcellona ha speso molte energie. Nel primo tempo ha fatto bene, nel secondo – complice la stanchezza – ha perso un po’di palloni”.
Questa invece le parole di Simone Inzaghi nella conferenza stampa successiva alla sconfitta casalinga contro l’Inter. “Siamo stati in partita, abbiamo creato i presupposti ma in questi match non puoi prendere gol in quel modo. Nel secondo tempo abbiamo preso il gioco, non ricordo parate di Strakosha ma solo di Handanovic. La vittoria dell’Inter è stata però netta. Hanno sicuramente influito gli infortuni ma c’è poco da discutere, niente alibi. Al momento l’Inter ci è superiore, gli ultimi anni avevamo sopperito con la personalità, stasera dopo il loro primo gol hanno preso in mano il gioco. Contro le big manca la convinzione che mettiamo nelle altre partite, non troviamo gli Handanovic o i Miranda che salvano i gol o che hanno tanti campioni in panchina. Ci lecchiamo le ferite ma guardiamo avanti, siamo 4^ e pensiamo subito alla gara contro la SPAL”.
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