-> Leggi anche Inter-Napoli, Spalletti: “Nainggolan rientra”. Ancelotti: “chiesta sospensione”
E sul rischio che sospendere le partite per cori razzisti possa dare troppo potere a chi li fa, il tecnico giallorosso aggiunge: “Quando si fanno questi discorsi ognuno pensa di avere le soluzioni in mano. Bisogna fare e prendere iniziative. Il fermarsi può conferire un potere, fermare il campionato l’avrebbe fatto. La capacità è fermarsi anche per dieci minuti, perché così non si può andare avanti. Un segnale bisogna darlo”.
-> Leggi anche Serie A, squalifica per Koulibaly e Insigne. Inter due gare a porte chiuse
“Si va spesso allo stadio non per cultura sportiva, più per offendere che per tifare la propria squadra. Abbiamo fatto tanti discorsi, passando per le scuole, per tante altre cose, ma concettualmente non cambia. Non cambia neanche a Roma lo stadio, dove si è spesso presi di mira non tanto per gioire ma per difendere. È troppo importante lo Stato in questo senso qui, un esempio è l’Inghilterra: non è un caso, bisogna essere duri, decisi, certi comportamenti non possono essere lasciati andare con troppa facilità. Il calcio può fare tanto, ma uno di questi segnali è quello che ha detto Carlo (Ancelotti ndr), ci dobbiamo fermare. Le due squadre non devono accettare determinati cori e determinate cose”, termina il suo discorso Di Francesco.
Il Milan stasera scenderà in campo contro l'Udinese: in casa friulana vi sono due obiettivi…
Andrea Agnelli guarda in casa Inter e lo fa lasciando tutti senza parole. Non ci…
Igor Tudor può presto prendere una decisione clamorosa: le prossime gare saranno decisive per un…
Un tempo bastava un nome su 5 o 6, oggi la ricerca del bomber sicuro…
Inter, pesante assenza contro il Sassuolo: brutto colpo per il club nerazzurro, Chivu dovrà farne…
Un viaggio tra simulazioni e proiezioni che svelano traiettorie sorprendenti. La Champions resta imprevedibile, ma…