“Come sapete non ho il controllo del calciomercato. Secondo me abbiamo bisogno di due giocatori, ma poi tocca al club decidere se investire o meno”. Frase sibillina anche quando si è parlato di Barella del Cagliari: “Il club sa cosa penso. La mia opinione è importante per il club, ma non posso dirla”. Non è difficile individuare proprio in Barella e nel Pipita i due nomi che il tecnico toscano ha chiesto ad Abramovich per rafforza la sua versione dei Blues. La situazione è fluida. Nel caso di Barella l’offerta c’è ma il calciatore preferirebbe rimanere in Italia, sponda Napoli. Nel caso del Pipita c’è da sottolineare che l’approdo in Premier League andrebbe in porto solo con il benestare della Juve, detentrice del suo cartellino. In questo caso i bianconeri incasserebbe subito i soldi previsti dal diritto di riscatto (36 milioni di euro anche se dall’Inghilterra ne potrebbero arrivare 40), che il Milan oggi non sarebbe troppo intenzionato a far valere. Milan che al tempo stesso in assenza di un sostituto non vorrebbe far partire l’argentino.
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Il sostituto del Pipita è stato da molti individuato in Morata, ma al momento la cessione dello spagnolo è bloccata. Ne prossimi giorni ne sapremo qualcosa di più. “Naturalmente – conclude Sarri – se dovesse andare in un altro club avremmo bisogno di un sostituto. Ma al momento è qui e deve solo pensare a giocare. Ci sono 300 giocatori coinvolti nel mercato e devono pensare solo alla prossima partita altrimenti è impossibile giocare”.
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