ITALIA MANCINI – Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana che fra poco sarà impegnata nelle qualificazioni per il prossimo Europeo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de La Stampa. L’ex allenatore dell’Inter si è soffermato su Zaniolo, nuova pedina fondamentale della Roma e, soprattutto, degli azzurri: “Cosa mi ha detto in più la sua prestazione contro il Porto? Che magari può giocare anche in un altro ruolo anche se non è il suo. Adesso tocca palla e segna. Cosa mi aveva colpito quando l’ho convocato ad agosto? Lo avevo seguito all’Europeo U19 e mi era piaciuto perché è forte fisicamente, arriva spesso al tiro e quando ha la palla non gliela levano mai”.
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Mancini ha poi parlato dell’Inter e del motivo per il quale i neroazzurri non hanno creduto nel talento del giocatore classe 1999: “Perché l’Inter non ci ha puntato? Con i giovani a volte è difficile capire. Io ci ho visto delle qualità, uno così non lo abbiamo, ha caratteristiche diverse da Barella, Jorginho o Verratti. Il paragone con Pogba ci sta. Adesso però servono calma e pazienza perché anche lui andrà in difficoltà”.
Poi sul futuro della Nazionale: “Il Mondiale fallito ormai è passato. Il trauma è superato. Bisogna tenerlo presente come monito, però abbiamo il dovere di tornare a pensare in grande. Non ci sono squadre più forti in assoluto. L’Argentina con Messi non ha vinto neanche la Coppa America. Le altre Messi non ce l’hanno, quindi perché noi non possiamo pensare di vincere l’Europeo?”.
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