ITALIA FINLANDIA CONFERENZA MANCINI – Prende il via domani sera ufficialmente l’avventura della nuova Italia di Roberto Mancini: alle ore 20.45 la Nazionale affronta alla Dacia Arena di Udine la Finlandia nella prima gara del girone J delle qualificazioni a Euro 2020. Partita molto importante per gli azzurri, alla ricerca del riscatto dopo la cocente eliminazione dalla fase finale del Mondiale russo.
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Quella di domani sarà la 14esima partita tra le due nazionali. Lo storico degli scontri tra le due squadre vede 13 partite giocate, di cui 11 vinte dall’Italia e solo una dalla Finlandia, con un pareggio, 32 gol degli azzurri e 7 dei finlandesi.
Ecco le parole del Commissario Tecnico degli azzurri estrapolate dalla conferenza stampa: “Kean? Per domani ha molte possibilità di giocare dall’inizio. Mi aspetto che faccia quello che è in grado di fare. Non ha l’esperienza di Insigne, ma ha forza fisica, entusiasmo e vede la porta, speriamo lo faccia in allegria”. Sulla formazione è netto. “Avevamo dei dubbi, ora li abbiamo risolti. C’è tempo fino a stasera per consegnare le liste, abbiamo deciso e speriamo che chi andrà in campo faccia bene, ma ne siamo convinti. All’inizio dovevamo trovare una formazione, le cose sono andate più velocemente del previsto ma ora inizia il nostro vero obiettivo, da domani la squadra giocherà bene e segnerà”.
“Sappiamo tutto di loro. È difficile giocarci contro, hanno fatto molto bene negli ultimi anni. Pukki? È uno dei migliori, ha segnato moltissimi gol in Championship e non è lontano dal farli in Premier League. Noi dobbiamo solo continuare a giocare ed essere tranquilli, abbiamo assimilato qualcosa di importante. Domani un debutto? No, quello è stato alla prima partita. L’Europeo è l’obiettivo primario, abbiamo onorato fino in fondo la Nations League ma questa è la cosa importante. Domani diventa fondamentale non solo per vincere, ma anche per il ranking e l’eventuale sorteggio. Vorremmo risalire il ranking, ora non ci piace molto”. Infine un primo bilancio sui primi mesi sulla panchina degli azzurri. “Ho dato quello che potevo e creduto fin dal primo giorno in questo progetto, nei giocatori che c’erano e nei giovani che potevano arrivare. Ci saranno da fare delle scelte, la cosa più difficile è lasciare a casa qualcuno, ma in questi dieci mesi siamo migliorati molto e questa è la cosa più positiva”.
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