Ricordi che ha voluto esprimere ancora, tirando più di qualche frecciata all’Inter e alla società al tempo ancora di Tohir.
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“Volevo cambiare l’intera struttura e la cultura – racconta ad una testata olandese – perché quel club non aveva vinto nulla per molto tempo. Mi sono completamente immerso in questo, volevo davvero lavorare con i giocatori“.
L’accusa poi, nemmeno troppo velata, verso quel gruppo che trovò in una calda estate del 2016: “Avevo a che fare con un gruppo marcio, ma non mi è stato permesso di buttare fuori alcuni giocatori. In esso avrei dovuto premere un po’ più forte l’acceleratore. Se vuoi causare un cambiamento, devi fare le cose all’inizio”.
Un’esperienza ricordata senza molta passione. Ma nemmeno i tifosi nerazzurri avranno un gran ricordo di uno degli allenatori più deludenti della storia recente interista.
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