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Brescia, furia Gastaldello: “Partite alle 16:30? E’ scandaloso, non siamo macchine”

Scritto da
Riccardo Vaccaro

Il capitano del Brescia, Gastaldello, intervistato ai microfoni di “Radio Anch’io lo Sport“, ha colto l’occasione per evidenziare il suo malcontento per la ripresa della Serie A con orari decisamente improbabili.

Indice puntato sulle sfide delle 16:30, sfide improponibili per il centrale delle Rondinelle: Finire questo campionato è una forzatura, giocare in estate 12 partite ci espone a rischi incredibili. E le partite alle 16.30 d’estate sono scandalose. Non siamo macchine, siamo esseri umani anche noi”.

Gastaldello ha commentato: “Nel resto dell’Italia non si percepisce quello che è successo in Lombardia, molti mi chiedono per strada perché il calcio debba ripartire, molti hanno perso i loro cari. Secondo me questo campionato riparte in modo forzato e non sarà mai quello che si concluso a marzo”.

Leggi anche:Serie A, ecco il nuovo protocollo: regole e dettagli in vista della ripartenza

Gastaldello, il capitano del Brescia si sfoga: “Dobbiamo fermarci”

Il difensore del Brescia ha poi aggiunto: “Poi, come sul campo, entra in anticipo su eventuali insinuazioni: “Questo campionato deve fermarsi e su eventuali retrocessioni si deciderà. Io l’ho detto al presidenteche se siamo ultimi dobbiamo retrocedere. Non è che noi del Brescia non vogliamo giocare perché non vogliamo retrocedere, non è così. Se lo meritiamo dobbiamo retrocedere. Il calcio deve tornare a essere una passione: ci sono altri interessi che prevaricano la passione del calcio”.

Preoccupazione e stato d’animo decisamente sulla difensiva. Il capitano del Brescia ha poi concluso il suo pensiero valutando l’argomento stipendi: “L’opinione pubblica crede che siamo dei privilegiati, ma ricordo a tutti quanti che ci sono giocatori di Serie A che guadagnano tanto ma ci sono anche tanti giocatori che guadagnano stipendi al minimo federale e devono mantenere una famiglia. Anche questi sono calciatori, non possono prendere soldi con mesi di ritardo. Non sono tutti uguali a Cristiano Ronaldo“.

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