Manuel Locatelli, centrocampista del Sassuolo, sta mettendo in mostra tutte le sue qualità. E pensare che il Milan lo mandò via.
Il centrocampista del Sassuolo Manuel Locatelli si è raccontato senza filtri in una intervista rilasciata ai canali ufficiali del club neroverde. Ecco quanto dichiarato dall’ex calciatore del Milan: “Quando la società rossonera mi disse che non facevo più parte del progetto fu un momento devastante. Eravamo su una panchina di Milanello quando i dirigenti mi dissero che non ero più importante per loro. Per me è stato devastante davvero”. Poi prosegue: “Feci tutto il tragitto in macchina piangendo. Andai di corsa dalla mia ragazza e piangemmo insieme. Poi chiamai i miei genitori. E’ stato un episodio devastante, ma mi ha aiutato. In fin dei conti avevo bisogno di cambiare”.
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L’intervista, poi, prosegue con le prime sensazioni all’arrivo a Sassuolo. Ecco quanto dichiarato: “Arrivare qui, da Milano, non è stato facile. Milano è la città più bella d’Italia, qui invece ci sono molte aziende. Con la mia fidanzata ho parlato di altro, lei ha la capacità di farmi pensare ad altro. Il primo impatto non è stato di certo positivo. Il centro sportivo non era il top come quello di ora, prima eravamo al Ricci. Stare lì mi ha aiutato, al Milan potevo avere tutto e subito, sin da piccolo è stato così. Le persone che lavoravano al centro, però, mi sono rimaste nel cuore. La struttura non era il massimo della disponibilità, della capienza, di tutto, ma le persone mi sono entrate nel cuore”.
“Boateng venne da me, mi abbracciò dicendomi di dimostrare quello che sapevo fare. Il mister mi portò nel suo ufficio, mi parlò. Sono stato accolto bene da tutti. Sin da subito mi è sembrato ci fosse un grande spogliatoio unito”.
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