Episodio vergognoso avvenuto all’esterno dello stadio Arechi di Salerno in occasione del derby campano Salernitana-Napoli.
Il match, vietato ai non residenti a Salerno, è stato vinto dalla squadra di Luciano Spalletti grazie ad una rete di Piotr Zielinski. Se in campo gli azzurri hanno esultato, all’esterno dello stadio è accaduto un episodio a dir poco vergognoso, con protagonisti due donne, un uomo e circa quaranta tifosi granata. Emilia, una donna tifosa del Napoli, è stata aggredita da alcuni tifosi che l’avevano riconosciuta sugli spalti. Intervenuta ai microfoni di ‘CalcioNapoli24.it’, ha raccontato la vicenda.
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Ecco quanto dichiarato: “Ora sto molto meglio, sono stati momenti difficile. Siamo state miracolare. Ero al tornello, c’erano degli steward e dei tifosi che hanno sentito l’accento napoletano del collega avvocato che era con me. Hanno iniziato ad inveirci contro per via delle nostre origini. Siamo stati rincorsi, ho implorato aiuto alla polizia ma non siamo stati aiutati. A salvarci sono stati gli steward. Il mio collega Giovanni ha abbracciato mia madre. A lei hanno tirato i capelli e l’hanno colpita con calci e pugni. Non c’era modo di difendersi, erano circa quaranta. C’è stata anche una seconda aggressione. Io stavo andando a fuoco, mi hanno lanciato una cicca nel giubbotto. Quelli non erano tifosi, è inaccettabile che non vengano prese le distanze da queste persone”.
Il racconto poi prosegue: “In Questura ci hanno detto che non c’era tempo per fare la denuncia. La DIGOS sta valutando i filmati. Mia madre non riesce a riprendersi, è stata una aggressione barbara ed ingiustificata”.
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Con le due donne c’era anche Giovanni, anche lui tifoso del Napoli. L’uomo ha raccontato l’episodio: “Io ho provato a parare quanti più colpi possibili, cercando di mettere sotto le braccia la mia collega e la madre, che venivano colpite. E’ stata una aggressione vile verso due donne. Solo gli steward ci hanno tirato dentro i cancelli e ci hanno accompagnato dai poliziotti che ci hanno accompagnato in ospedale. E’ stata una caccia all’uomo. Hanno colpito la mia collega al naso. A me interessava solo uscirne vivi. Ci aspettavamo che qualcuno intervenisse, ma nessuno l’ha fatto”. Al momento la Digos sta indagando sulla vicenda.
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