Wimbledon ospita la sfida tra Sinner e Alcaraz, che l’italiano conclude donando una felicità desiderata e in parte inattesa per il momento del rivale.
La sfida del futuro si è disputata quest’oggi nella cornice inglese del torneo di Wimbledon, tra i più affascinanti in assoluto al mondo, su erba. Si fronte si sono trovati Jannik Sinner, l’altotesino di 20 anni che fa sognare l’Italia nel tennis, e Carlos Alcaraz, lo spagnolo di appena 19anni e già settimo nella classifica ATP. Un vero e proprio fenomeno, che minaccia i record dei tre big, Rafa Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic.
Erano 37 anni che i due sfidanti non erano così giovani: bisogna tornare indietro agli anni ottanta, quando a sfidarsi a Wimbledon furono Boris Becker ed Henri Leconte. Sinner e Alcaraz hanno impegnato il campo centrale nel pomeriggio di domenica con un ottavo di finale, che ha portato gli occhi di tutti gli appassionati fissi sul campo.
La superficie sicuramente ha giocato in favore dell’italiano, sebbene i precedenti, appena due, vedevano favorito il contendente spagnolo: al challenger di Villena nel 2019 e al Masters 1000 di Parigi-Bercy del 2021 aveva avuto la meglio. Oggi Sinner si è preso la rivincita più importante, in un Grande Slam.
Il primo set è stato giocato alla perfezione dal tennista altotesino, che si è distinto con giocate di altissimo spessore e ha saputo approfittare di tutti (e sono stati tanti rispetto al solito) errori di Alcaraz. Un 6-1 piuttosto pesante, dal quale lo spagnolo ha cercato di riscattarsi nel secondo set, terminato comunque 6-4 per l’italiano.
Lo spettacolo ha cominciato a pareggiarsi tra una parte e l’altra nel terzo set, quando Alcaraz ha a disposizione addirittura tre set point e si chiude al tie break su 10-8. Combattuto fino alla fine, perché Sinner mantiene un livello stratosferico ma Alcaraz decide di mettere a segno alcuni dei suoi colpi da maestro e torna alle giocate lucide, chirurgiche. Il quarto set si gioca sui nervi e la freddezza aiuta sicuramente l’italiano nel concludere l’impresa: 6-3 l’ultimo set. Sinner è monumentale, non lo annichilisce nessun colpo avversario ed è gioia per l’Italia.
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