Dirigente e bandiera del Milan, Paolo Maldini ha raccontato unâinteressante retroscena sullâultimo Scudetto vinto dai rossoneri.
Pochi calciatori hanno fatto la storia come Paolo Maldini. Lâattuale direttore dellâarea tecnica del Milan da giocatore ha registrato numeri impressionanti: 902 presenze in rossonero, 126 con la Nazionale, 5 Coppe dei Campioni/Champions League, 2 Coppe Intercontinentali e un Mondiale per club, ben 7 Scudetti. Un esempio di classe e longevitĂ , oltre che di attaccamento alla maglia.
Intervenuto come ospite al Festival dello Sport 2022 in scena a Trento, la leggenda rossonera ha detto la sua mescolando ricordi di un passato glorioso e pensieri su un presente altrettanto ricco di soddisfazioni. E tra i numerosi passaggi interessanti del suo intervento si è soffermato sullo Scudetto vinto da dirigente.
âQuando sono venuto qui dovevo capire ancora molte cose. Sono stati 3 anni bellissimi e ricchi di soddisfazioni per il club e per i tifosiâ ha detto, aggiungendo poi che ânon giocando non scarichi lâadrenalina. Per cui questo Scudetto è stato molto diverso da quelli vinti da giocatore.â
Maldini ha poi svelato un retroscena molto importante che potrebbe aver deciso la corsa Scudetto ai danni di Inter e Juventus.
âMi era successa una cosa simile anche con lâultima Champions League vinta da calciatore. La prima parte di stagione non era stata buona, giocavamo male. CosĂŹ parlai con Ancelotti, e per cercare una reazione mettemmo in giro lâidea di vincere la Champions. Era successa la stessa cosa anche con lo Scudetto vinto con Zaccheroniâ.
Insomma è stato fondamentale crederci: âSono realista, ma è importante sognare. Credo sia il segreto di molti sportivi, sognare di arrivare al successo. Non ero certo di poter vincere lo Scudetto, ma sapevo cosa valeva la squadra lâanno scorso. Ci credevoâ.
Ed ecco il discorso alla squadra, arrivato intorno a Natale: âNon avevamo budget e potevamo contare in difesa solo su Gabbia e Kalulu. Kjaer, Romagnoli e Tomori erano fuori, ma ho rassicurato la squadra. Poi dopo che Juve e Inter hanno preso Vlahovic e Gosens ci hanno messo a disposizione una cifra, ma lâabbiamo rifiutata e abbiamo deciso di andare avanti cosĂŹ. E da lĂŹâŚâ
Il resto è storia. Storia del Milan e del calcio italiano, scritta ancora una volta da una vera e propria leggenda vivente come Paolo Maldini.
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