Sarà un mercato decisivo per capire quali sono le intenzioni di Gerry Cardinale alla guida del Milan, dopo gli addii di Maldini e Massara
L’incontro tra Gerry Cardinale, Paolo Maldini e Frederic Massara non è andato bene e il proprietario di RedBird ha scelto di separarsi dai due dirigenti. La stagione appena conclusa, il mercato dell’anno scorso e le diverse visioni su come gestire questa sessione sono i motivi principali di un addio molto doloroso. Perché Maldini era garanzia di successo per il popolo rossonero e i giocatori gli erano molto affezionati. Una personalità di altissimo livello che sa cosa vuol dire indossare la maglia del Milan nella vittoria e nella sconfitta.
Ma Cardinale è il proprietario e può gestire come meglio crede il suo Milan. Questo è un fatto. Ha deciso di dare più potere operativo all’amministratore delegato Giorgio Furlani e a Geoffrey Moncada, capo scout. L’obiettivo è quello di alzare la qualità della rosa facendo meglio della stagione appena conclusa, ma non sarà semplice. I rossoneri perderanno Sandro Tonali, diretto al Newcastle, ma incasseranno almeno 70 milioni di euro al di fuori dei bonus. Una grave perdita dal punto di vista tecnico e morale, ma il calcio insegna che i soldi incassati dalle cessioni dolorose, se spesi in maniera oculata, possono portare grossi benefici.
Diverse squadre nella storia della Serie A si sono private di un campione per poi acquistarne tre o quattro a prezzi contenuti. Il primo esempio è quello della cessione di Zidane al Real Madrid, con la Juventus che poi acquistò Buffon, Thuram e Nedved. Altri tempi, certo, ma nessuno vuole fare dei paragoni né a livello tecnico, né a livello di soldi incassati. E’ chiaro che se il Milan dovesse cedere Tonali per poi acquistare sia Frattesi, sia Milinkovic-Savic, farebbe una grossa operazione. Non è semplice, perché il calciomercato non funziona come su FIFA o PES. Però le risorse per costruire una squadra di livello ci sono.
Cardinale ha deciso di effettuare una rivoluzione dal punto di vista dirigenziale e questo influirà anche sul mercato, soprattutto con la cessione di un big come Tonali. Ma è anche vero che i club di Serie A, tutti, compreso il Milan, non possono dire di no a offerte di questo tipo. Negli ultimi anni, il mercato delle squadre europee si sblocca grazie ai grossi investimenti che la Premier League effettua all’estero, saccheggiando le squadre -escluse quelle come PSG, Real Madrid- e immettendo denaro sul mercato. Succederà anche quest’anno e a livello nazionale l’addio di un grande giocatore come Tonali potrebbe non essere l’unico.
La Serie A è un campionato di secondo livello, questo influisce anche sulle logiche di mercato del Milan. Furlandi e Moncada dovranno lavorare tantissimo, perché la rosa di Pioli va rinforzata in tutti i reparti, nessuno escluso. Il centrocampo necessita di almeno due top e di un sostituto di alto livello, mentre servono almeno tre giocatori offensivi vista la partenza di Brahim Diaz e le probabili cessioni di Messias e Origi. Gli unici che ne escono in qualche modo danneggiati sono soprattutto i tifosi, che vedono un loro idolo accettare una faraonica offerta dopo tante dichiarazioni d’amore.
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