Il Presidente della Figc ha parlato al Consiglio Federale, dove ha annunciato di voler intraprendere un’azione legale.
La vicenda che ha coinvolto la Nazionale italiana e Roberto Mancini, dimissionario ad agosto, non sembra finire qui. E se, a dir la verità, tutto sembrava dover continuare verso il filone relativo a Luciano Spalletti e alla clausola con il Napoli, adesso la questione sembra prendere completamente un’altra direzione.
Ma cosa era successo? Il 13 agosto Roberto Mancini annunciò le dimissioni da Commissario Tecnico della Nazionale italiana dopo due anni ed un Europeo vinto. “È stata una mia scelta personale, avevo bisogna di fiducia e tranquillità che ultimamente non avevo”, aveva dichiarato Mancini. Due settimane dopo la panchina azzurra fu affidata a Luciano Spalletti, che nelle prime due uscite contro Macedonia e Ucraina ha portato a casa un pareggio ed una vittoria.
Un risultato discreto considerando che Spalletti si è insediato a pochi giorni dalla doppia sfida. Tutt’altro rispetto a quanto ottenuto da Roberto Mancini. Diventato Commissario Tecnico dell’Arabia Saudita, nelle prime due partite ha ottenuto due sconfitte contro Costa Rica e Corea del Sud. Un risultato deludente considerato il contratto da circa 30 milioni l’anno che gli arabi hanno fatto al tecnico italiano.
A margine del Consiglio Federale tenutosi oggi, il presidente della FIGC Gianluca Gravina ha confermato che la vicenda non si è affatto conclusa.
“Ho informato il Consiglio di quanto successo ad agosto (rescissione immediata del contratto e dimissioni, ndr.). Il Consiglio ha deliberato di poter affidare la questione ad un legale per avere un parere tecnico e capire se c’è la possibilità di chiedere un risarcimento“, ha dichiarato Gravina. Si attende quindi la risposta dopo la consulenza legale, per poi tornare sul tema al prossimo Consiglio Federale.
Una situazione scomodissima e tesa, come dimostrato dal semplice saluto che c’è stato tra Gravina e Mancini ieri sera, in occasione della cena di gala della Ryder Cup. Una situazione che non aiuta il tecnico italiano, sotto pressione anche a causa delle partite che dovrà affrontare con la sua Arabia. Lo attendono tre partite contro Nigeria, Mali e Cambogia o Pakistan, prima di intraprendere la Coppa d’Asia, prima vera competizione importante per Roberto Mancini come Tecnico della Nazionale Araba.
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