Sarri guida questa sera la sua Lazio in Champions League contro il Celtic, in una gara più che abbordabile ma da cui può dipendere il suo futuro.
Dal suo debutto in Serie A, circa 9 anni fa, Maurizio Sarri non ha probabilmente mai vissuto un momento di carriera così complicato. Quando dicembre incombe, l’allenatore della Lazio si trova incredibilmente a rischio esonero, dopo un avvio di stagione molto deludente in campionato. La Champions diventa così occasione di riscatto, ma anche una gara sulla carta più che alla portata dei biancocelesti rischia di diventare oggetto di tensione.
Il Celtic è una squadra dal grande blasone ma dal presente ben più modesto, che arriva a Roma con parte della sua curva “svuotata” dopo il ban imposto dalla società per questioni politiche. E dopo una sconfitta all’andata al Celtic Park, dove tradizionalmente gli scozzesi ottengono i risultati migliori. Ma la Lazio, dal canto suo, non è messa meglio: in Serie A non vince dal 30 ottobre, e sabato è caduta 2-1 in casa della Salernitana fanalino di coda.
È il momento più difficile della gestione Sarri nel club capitolino, e questo incontro internazionale sembra cascare a fagiolo. La Lazio sta facendo meglio in Champions League che in campionato, e soprattutto all’Olimpico in questa stagione non ha mai perso. Una vittoria scaccerebbe la crisi, e garantirebbe con buona probabilità il passaggio del turno, legato anche al risultato dell’altra sfida del girone.
Il secondo posto della scorsa annata in Serie A ha alzato logicamente le aspettative di tutti sulla Lazio, e la campagna acquisti della scorsa estate è stata la più ambiziosa da quando il tecnico è arrivato a Roma. Ecco perché oggi a Sarri non sono permessi tanti passi falsi, anche se parlare di esonero sembra ancora prematuro. Anche solo per una questione economica: è difficile che Lotito voglia cacciarlo e continuare a pagargli i 10 milioni lordi a stagione che gli deve fino al 2025.
Dopo la sconfitta di Salerno l’allenatore toscano ci ha messo la faccia e si è detto pronto ad andarsene, se si ritiene che il problema sia lui. Una prova di forza, innanzitutto, per saggiare la tenuta dell’ambiente. E la dirigenza ha risposto confermandogli piena fiducia, che nel calcio potrà voler dire poco ma se non altro stempera un poco le polemiche. Il Celtic deve essere il momento del riscatto, che apre una serie di tre partite consecutive in casa tra tutte le competizioni: a livello di morale, sarà un match decisivo.
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