Il tecnico portoghese Josè Mourinho ci va giù pesante. Parole al vetriolo contro i Friedkin, le dichiarazioni fanno discutere.
Con la clamorosa vittoria della Lazio sul Bayern Monaco ieri sono tornate le competizioni europee anche per le italiane. I biancocelesti hanno vinto di misura grazie ad un rigore di Immobile e una prestazione di altissimo livello, ora in casa Bayern Monaco sono ore frenetiche, Tuchel è a forte rischio e c’è anche Josè Mourinho tra i possibili sostituti.
E questa sera c’è in campo l’Europa League, tornano in campo Milan e Roma con Daniele De Rossi che sarà in campo contro il Feyenoord, match molto importante e che evoca bei ricordi alla Roma e a Mourinho (vittoria di Conference League). Il tecnico portoghese è attualmente fermo, ma non ha dimenticato e ha rifilato pesanti stoccate in queste ore alla famiglia Friedkin.
Come riportato al Corriere dello Sport il tecnico ha parlato del suo esonero, avvenuto ormai circa un mese fa, rilasciando dichiarazioni al vetriolo: “Stanno per iniziare le competizioni europee e in queste ore è cominciata la Champions League, la competizione più importante del calendario mondiale”, poi l’attacco alla sua ex società.
Il tecnico non ha dimenticato l’esonero e ha rilasciato parole molto dure contro la sua vecchia società, a riguardo ha commentato: “Io non ci sarò, ma non perchè sono stato eliminato, piuttosto perchè sono stato fatto fuori da qualcuno che di calcio ne sa poco. Cosi è la vita, è fatta di alti e bassi e io sono in crescita. E’ stato un licenziamento tanto ingiusto quanto inaspettato“.
Insomma il tecnico non ha dimenticato la Roma, nonostante i rumors che lo vedrebbero in pole per sostituire Tuchel. Il club giallorosso d’altro canto è partito bene dopo l’addio di Mou, De Rossi ha totalizzato tre vittorie ed ha ceduto solo all’Inter capolista, creando più di un grattacapo alla squadra di Simone Inzaghi.
Mourinho ha parlato della sua esperienza nelle coppe (parliamo di un tecnico che ha vinto tutte e tre le competizioni europee) e ha spiegato che è disposto solitamente a fare tutto il possibile per vincere, non serve solo il bel gioco ma anche la difesa quando serve e l’allenatore portoghese ha ricordato la sfida contro il Barcellona, semifinale di ritorno del 2010:
“Ci fu l’espulsione di Thiago Motta al 30 minuto, cosi ho giocato come dovevo e abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, ovvero raggiungere la finale. E l’abbiamo vinta”, la chiosa finale orgogliosa del tecnico che ora aspetta di ripartire.
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