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Serie A

Kvaratskhelia al PSG? Perché per il Napoli potrebbe essere un buon presagio

Scritto da
Giancarlo Spinazzola

Kvaratskhelia al PSG, manca soltanto l’ufficialità: i tifosi del Napoli pronti a festeggiare, ecco perché

Kvaratskhelia al PSG? Perché per il Napoli potrebbe essere un buon presagio – Serieanews

Khvicha Kvaratskhelia al PSG. È quasi ufficiale, per un’operazione che dovrebbe chiudersi in cambio di circa 80 milioni di euro. L’esterno georgiano ieri ha salutato i compagni e tutti i dipendenti della società, ha varcato i cancelli di Castel Volturno – la sua casa per tre anni – per l’ultima volta. Ora l’aspetta una nuova avventura, lontano da Napoli e dalla Serie A, in quel mondo dorato chiamato Parigi.

Il suo addio è una di quelle notizie che sembra ineluttabile, quasi come se il destino volesse scrivere la sua parte in una storia che si ripete. Ogni volta che il Napoli cede un calciatore al Paris Saint-Germain, una sorta di misterioso incantesimo sembra risvegliarsi: il club azzurro solleva un trofeo.

La vicenda potrebbe continuare anche con l’arrivo del georgiano nella capitale francese. Ma questa non è una semplice coincidenza. È una tradizione che dura ormai da oltre un decennio, un legame tra Napoli e il PSG che, più che economico, sembra legato a una singolare legge non scritta del calcio. Ogni volta che un azzurro prende la strada di Parigi, il Napoli sembra rispondere con un trionfo, come se fosse scritto nel destino.

La cabala che sorprende: tre cessioni, tre vittorie

Ripercorrendo gli ultimi tredici anni di storia, si scopre che ogni volta che un calciatore del Napoli finisce al PSG, la squadra partenopea celebra una vittoria importante poco dopo. È come se ogni cessione fosse la chiave di un capitolo vincente per il club.

La cabala che sorprende: tre cessioni, tre vittorie (Ansa Foto) – Serieanews

L’episodio più recente risale al 2022, quando Fabian Ruiz, dopo aver lasciato Napoli per trasferirsi ai parigini, si è visto affiancare un evento storico: il Napoli, sotto la guida di Luciano Spalletti, ha finalmente vinto lo scudetto, dopo 33 anni di attesa. La magia è tornata, e la cabala ha fatto il suo corso.

Ma non è la prima volta che succede. Torniamo indietro nel tempo, fino alla stagione 2013/2014. Dopo la partenza di Edinson Cavani verso il PSG, il Napoli di Rafa Benitez si è aggiudicato la Coppa Italia in finale contro la Fiorentina. E se pensiamo all’anno precedente, nel 2012, non possiamo dimenticare un’altra cessione significativa: quella di Ezequiel Lavezzi, che ha salutato Napoli per trasferirsi a Parigi.

Eppure, prima di partire, il “Pocho” riuscì a regalare ai tifosi partenopei una delle sue ultime gioie: la conquista della Coppa Italia, nella storica finale contro la Juventus di Antonio Conte. Queste coincidenze, che sembrano andare ben oltre la casualità, non possono fare a meno di solleticare la fantasia dei tifosi e degli appassionati.

Ogni volta che un calciatore azzurro parte per il PSG, c’è un po’ di speranza che il futuro riservi qualcosa di speciale per il Napoli. La domanda ora è: Kvaratskhelia sarà l’ennesima tessera di un puzzle vincente? Il futuro potrebbe riservarci una nuova “profezia” che si avvera, o forse si tratta solo di una curiosa serie di eventi che, a lungo andare, si è trasformata in un vero e proprio rituale da osservare.

Un legame indissolubile tra Napoli e Parigi

Cosa rende speciale questo legame tra il Napoli e il PSG? Forse è il fatto che entrambi i club, pur provenendo da contesti diversi, hanno sempre avuto una visione ambiziosa e una determinazione senza pari. Il PSG, con la sua potenza economica, e il Napoli, con la sua passione travolgente, sembrano destinati a intrecciarsi in un gioco che va oltre il semplice mercato.

Forse, proprio in questa costante dialettica tra cessioni e vittorie, risiede il segreto di un ciclo che continua a sorprendere. In ogni caso, una cosa è certa: ogni volta che il Napoli cede un giocatore ai parigini, i tifosi si ritrovano a sperare che l’incantesimo si ripeta. La cessione di Kvaratskhelia sarà l’occasione per testare se la storia si ripete anche stavolta.

Sarà la cabala a dare una mano agli azzurri? Chi lo sa, ma sicuramente il futuro ci riserverà un’altra storia da raccontare, e chissà che, alla fine, non si parli ancora una volta di un trofeo alzato sotto il cielo di Napoli.

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