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Serie A

Milan, Conceiçao confermato solo in un caso: un aspetto farà la differenza

Scritto da
Antonio Papa

Un Milan finalmente di nuovo squadra: per Conceiçao è l’ultima occasione per scrivere una storia diversa

Milan, Conceiçao confermato solo in un caso: un aspetto farà la differenza (Foto: Ansa) – serieanews.com

A volte il calcio è strano. Per mesi sembra tutto scritto, tutto chiaro, tutto inevitabile. Poi basta una partita – una sola – per rimettere in discussione tutto. O perlomeno per accendere un dubbio. Che nel mondo del Milan, di questi tempi, è già una notizia.

Perché sì, va bene tutto, ma è troppo facile oggi lasciarsi trascinare dall’entusiasmo di una serata così. Una vittoria larga, netta, quasi liberatoria. Ma contro chi? Contro una squadra già mentalmente in vacanza, che più che un avversario sembrava un pubblico pagante.

Eppure, nonostante tutto, qualcosa resta. Perché per come era messo questo Milan – e per come ci era arrivato – una serata così non va archiviata troppo in fretta. È un piccolo segnale. Un raggio di sole dopo settimane di nuvole nere.

Alla fine dei conti, la classifica è quella che è: 51 punti valgono il nono posto e non sono abbastanza per far sorridere nessuno. Ma non sono nemmeno così pochi da mollare tutto. Restano lì, sospesi, a metà tra il “non è abbastanza” e il “non è ancora finita”.

L’Europa resta alla portata. Non è il traguardo dei sogni perché la Champions appare davvero un miraggio, ma è comunque un traguardo. E visto com’era messa la stagione, per il Milan non sarebbe nemmeno da buttare.

Conceiçao, il derby di coppa e non solo: per restare serve anche altro

Solo che, lo sanno tutti, il vero giudizio su questo finale di stagione passerà altrove. Da una notte precisa, in uno stadio preciso, contro un avversario precisissimo. Perché la vera partita di Sergio Conceiçao non è quella con l’Udinese. È il derby. È la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter. E lì non basterà una bella serata: servirà un’impresa.

 

Perché da qui a fine stagione tutto ruota intorno a un concetto semplice: vincere la Coppa Italia non significa solo mettere un trofeo in bacheca, che già di per sé non sarebbe male, ma garantire anche l’accesso diretto alla prossima Europa League. Che è un dettaglio da non sottovalutare, visto che il campionato rischia di portare solo delusioni.

Anzi, paradossalmente, la Coppa Italia è talmente importante che potrebbe rendere irrilevante anche la classifica. Arrivare settimi, ottavi o decimi cambierebbe poco se alla fine la foto della stagione è quella di un Milan che alza un trofeo. Ma – e qui arriva il punto – non basterà nemmeno questo per tenere Conceiçao in panchina.

Milan a Conceiçao: non è solo una questione di trofei

Perché la vera differenza, quella che oggi separa Conceiçao da una possibile conferma, non sta solo nei risultati. Sta nell’identità. In quel modo di stare in campo che il Milan ha perso da tempo.

Conceiçao, il derby di coppa e non solo: per restare serve anche altro (AnsaFoto) – serieanews.com

Lo sanno anche i muri di Milanello: questa squadra per mesi è sembrata un’accozzaglia di solisti, ognuno con la testa per conto suo. Senatori distratti, giovani spaesati, nessuna idea precisa di cosa fare col pallone o senza. Non ci è riuscito Fonseca a mettere ordine. Non ci è riuscito (finora) nemmeno Conceiçao. Ma adesso ha un’ultima, piccola finestra per provarci.

Per dimostrare che almeno il gruppo è tornato a seguirlo. Che c’è disciplina, compattezza, fame. Che il Milan, nel dubbio, è tornato ad essere una squadra. Perché alla fine è questo che guarderà la società. È questo che vorrà vedere anche il nuovo direttore sportivo, chiamato a decidere cosa fare del progetto tecnico.

Magari tra un mese si potrà anche raccontare che il Milan ha chiuso una stagione complicatissima con una Supercoppa, una Coppa Italia e un piazzamento in campionato dignitoso. Ma non basterà se non c’è il “quid”. I trofei contano, certo. Ma contano molto di più quando sono il risultato di un percorso credibile, non di una fiammata isolata.

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