La Dea è a un bivio: salutare il passato glorioso e abbracciare una nuova guida. Gasperini lascia un vuoto difficile da colmare, ma un nome sorprendente si fa strada tra i candidati. Bergamo attende col fiato sospeso
Sono giorni di grandi riflessioni per l’Atalanta. La separazione con Gasperini non è ancora ufficiale, ma ormai è il segreto di Pulcinella. È chiaro a tutti: il club bergamasco e il suo storico tecnico si diranno addio a breve, probabilmente nel giro di pochi giorni, giusto il tempo per capire dove andrà il mister. Roma lo tenta, ma anche la Juventus, rimasta scoperta dopo aver dovuto rinunciare ad Antonio Conte, lo sta cercando. Insomma, Gasp si prepara a salutare Bergamo, e l’Atalanta si ritrova di fronte a una domanda grande come una casa: chi sarà il prossimo allenatore?
Non è una questione semplice, anzi. Perché raccogliere l’eredità di Gasperini significa entrare in una storia che ha fatto tanto bene, ha portato tanto in alto, ha regalato sogni e imprese che resteranno scritte. Non basta un nome a caso, non basta neppure un allenatore bravo: serve qualcuno che sappia reggere il confronto, con la testa giusta e le spalle larghe.
Per questo, dalle parti di Zingonia ci si sta muovendo con attenzione. I nomi che circolano sono quelli ormai noti: i giovani promettenti come Raffaele Palladino, che ha impressionato con la Fiorentina, o Francesco Farioli, reduce dall’esperienza all’Ajax. E poi c’è la pista Maurizio Sarri, che sta parlando con la Fiorentina ma è uno che a Bergamo ci verrebbe volentieri, portando con sé il suo calcio ragionato e la voglia di riscatto dopo l’ultima esperienza alla Lazio. Ma nelle ultime ore è spuntato un nome nuovo.
Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, infatti, tra i candidati per la panchina dell’Atalanta si è fatto avanti anche il nome di Stefano Pioli. Un nome importante, un allenatore che non ha bisogno di grandi presentazioni. Scudetto vinto col Milan, tante stagioni ad alti livelli, capace di reggere pressioni e di lavorare con gruppi complessi. Certo, l’ultima esperienza in Arabia Saudita è stata un mezzo flop, ma proprio per questo Pioli ha fame, ha voglia di ripartire, di rimettersi in gioco in un ambiente che gli permetta di lavorare con tranquillità e serietà.
A Bergamo troverebbe esattamente questo: una società solida, una piazza calda ma equilibrata, una squadra costruita bene, che ha già una base di gioco e di spirito. Pioli non sarebbe la continuità pura del progetto Gasperini, ma potrebbe rappresentarne un’evoluzione, portando avanti il lavoro fatto senza stravolgere tutto. È una figura che rassicura, che può dare solidità e allo stesso tempo aprire nuove prospettive.
Quello che ci risulta è che, nelle ultime ore, i contatti tra Pioli e l’Atalanta si siano intensificati. Non siamo ancora al punto di rottura con gli altri candidati, ma l’interesse c’è ed è concreto. La palla, come sempre, passa adesso alla dirigenza, che dovrà decidere se puntare su un profilo esperto o se rischiare con un giovane emergente.
Nel frattempo, a Bergamo si continua a sperare. Il tifo organizzato non si è ancora rassegnato all’addio di Gasperini: cori, striscioni, messaggi, tutto per provare a farlo restare almeno un altro anno. Ma la sensazione è che il ciclo sia finito e che, presto, la Dea sarà chiamata a scrivere una nuova pagina. Il nome nuovo, adesso, è sul tavolo. E le prossime ore diranno se sarà davvero Pioli a sedersi sulla panchina che per anni è stata di Gasperini.
John Elkann ha dato il via alla rivoluzione bianconera: nuova dirigenza ed idee ben chiare…
Un bomber protagonista in passato in Serie A può tornare nel nostro campionato dopo l'esperienza…
I nerazzurri sono reduci dal tracollo in Champions League contro il PSG: ed ora è…
Il centrocampista nerazzurro sarebbe diventato protagonista di un retroscena durante la finale di Champions, che…
Il “demone di Piacenza” è finito nel mirino: la notte di Monaco ha lasciato cicatrici…
C’è chi parte e vince tutto, e chi resta a contare le macerie. Luis Enrique…