Napoli, rivoluzione tattica pazzesca: Conte cambia tutto, c’entra anche Gutierrez

Il Napoli fatica, ma intanto cambia pelle. Conte non cerca risposte nei risultati, ma negli spostamenti silenziosi dei suoi uomini. E tra quei movimenti, c’è un’idea che cresce

Antonio Conte dà indicazioni dalla panchina nel corso dell'amichevole a Castel Di Sangro col Brest
Napoli, rivoluzione tattica pazzesca: Conte cambia tutto, c’entra anche Gutierrez (LaPresse) – serieanews.com

Il Napoli di Antonio Conte è un cantiere aperto, un cantiere nel quale in questo momento si stanno facendo dei lavori di carico piuttosto importanti, che si vedono tutti, visti i risultati delle amichevoli. Le gambe sono ancora molto pesanti, la condizione è lontanissima dall’essere accettabile, e infatti sono arrivate due sconfitte con Arezzo e Brest, un pareggio con la Casertana, una sola vittoria di misura con il Catanzaro a Dimaro.

Non è certo un precampionato da incorniciare, ma Scott McTominay ha detto ai tifosi di stare tranquilli. Ha detto che è solo l’inizio, che la stagione non è ancora cominciata. E in effetti non ha torto. Il precampionato lascia sempre il tempo che trova, e le amichevoli servono soprattutto per rodare, per mettere minuti nelle gambe, per fare esperimenti. L’obiettivo è quello di arrivare pronti all’inizio del campionato, e i ritiri del Napoli sono sempre molto lunghi. Ma questa è una cosa che a Conte fa comodo.

Perché Antonio Conte, in questi ritiri, lavora. Lavora tanto. Sulla testa, sul fisico, ma anche sull’identità. E sul piano tattico sta ragionando su alcune varianti importanti che potrebbero tornare utili nel corso della stagione. Il modulo base resta il 4-3-3, quello che conosce meglio e che lo scorso anno lo ha portato a vincere lo Scudetto. Ma ci sono delle variazioni sul tema.

Una in particolare è molto interessante. Parte tutto proprio da McTominay, che già l’anno scorso ha giocato da esterno-sinistro in un 4-4-2 con Lukaku e Raspadori davanti. Una soluzione pensata per valorizzare il talento di De Bruyne senza perdere equilibrio. Ecco, il 4-3-3 con De Bruyne e Raspadori ai lati di Lobotka, visto quest’estate, è chiaramente un esperimento. E anche abbastanza forzato, figlio più dell’assenza di alternative che di un’idea precisa.

Conte e l’idea 4-5-1: la figura chiave è McTominay, ma anche Miguel Gutierrez

Quello che invece potrebbe vedersi con una certa frequenza è un assetto ibrido. Si parte da un 4-5-1, che poi in fase offensiva diventa un 4-2-3-1. McTominay largo a sinistra, De Bruyne accanto a Lobotka e Anguissa ma con libertà totale di avvicinarsi alla punta, Politano sulla destra. Un’idea che può tornare utile anche per un altro motivo: alleggerire il mercato.

Scott McTominay con la maglia del Napoli durante una partita
Conte e l’idea 4-5-1: la figura chiave è McTominay, ma anche Miguel Gutierrez (LaPresse) – serieanews.com

In un sistema del genere, il Napoli potrebbe anche non andare a prendere un altro esterno offensivo. Il gioco si sviluppa in modo diverso, più compatto. E in questo tipo di assetto tattico trova senso anche l’arrivo di Miguel Gutierrez. Perché se in rosa ci sono già Olivera e Spinazzola, la domanda è: che ce ne facciamo di un terzo terzino sinistro?

Ecco, Conte la risposta ce l’ha. Gutierrez non è solo un terzino. Ha qualità tecniche, ha gamba, ha tempi di inserimento. E potrebbe diventare l’alternativa a McTominay proprio in quella zona avanzata del campo, in un ruolo che mischia il quinto, l’esterno e il centrocampista. Un po’ mezzala, un po’ incursore.

Un’opzione credibile, che Conte potrebbe usare spesso. Mentre i vari Neres e Lang diventano armi da usare quando serve cambiare marcia, quando l’avversario si apre, quando bisogna saltare l’uomo o mettere imprevedibilità. Non sempre dal primo minuto, a volte anche a gara in corso.

È così che Conte sta costruendo il suo Napoli. Tra mattoni, sudore e prove tattiche. I risultati per ora non contano. Conta quello che si vede appena sotto la superficie. E lì, qualcosa si sta muovendo davvero.

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