Lista Serie A vs lista UEFA: due regolamenti, due diversi problemi per i club

Dietro ogni formazione c’è una rete di regole che condizionano anche il mercato dei nostri club. C’è la lista della Serie A, che abbiamo già visto, ma anche quella europea che crea ancora più problemi. Scopriamo le differenze e come condizionano il calciomercato

la coppa della Champions League
Lista Serie A vs lista UEFA: due regolamenti, due diversi problemi per i club (AnsaFoto) – serieanews.com

Succede sempre così: squadra rinforzata, mercato da copertina, tifosi pronti a sognare tra campionato e coppe. Poi, a ridosso della prima partita europea, la domanda che spegne gli entusiasmi: “Ma può giocare in Champions?”. È in quel momento che si capisce quanto conti conoscere le regole delle liste UEFA e della Serie A.

Non esiste una lista unica. I club italiani impegnati nelle coppe devono rispettare due regolamenti separati, con vincoli e scadenze che non coincidono. E sono molto più che formalità: la lista UEFA e la lista dei 25 della Serie A incidono direttamente su mercato, convocazioni e scelte tecniche.

Le liste sono ormai un fattore strategico. Un acquisto può essere perfetto per la squadra, ma se non rientra nei requisiti rischia di restare inutilizzabile. E con la possibilità di cambiare solo tre nomi in Champions dopo gennaio, ogni decisione va pesata. Allenatori e direttori sportivi si muovono tra calcoli, scadenze e regole: una burocrazia silenziosa che decide chi scende in campo e chi no.

Ma come funziona la lista della Serie A? La abbiamo già analizzata qualche giorno fa. In Italia, una sola lista per gli over 22, massimo 25 calciatori. Almeno quattro formati nel club e quattro formati in Italia. Gli Under 22 non occupano slot e possono giocare liberamente. Modifiche consentite solo durante i mercati estivo e invernale. Mancano i formati in casa? Gli slot restano vuoti.

Come funziona la lista UEFA per la Champions League

Il regolamento UEFA 2025/26 prevede due elenchi: Lista A e Lista B.

il Trofeo della Champions League
Come funziona la lista UEFA per la Champions League (AnsaFoto) – serieanews.com

Lista A – Massimo 25 giocatori, di cui almeno due portieri. Otto posti sono riservati ai “formati localmente”: quattro cresciuti nel vivaio del club e quattro in altri club della stessa federazione. Se mancano “local”, la lista si riduce. L’iscrizione è prima della fase a gironi; una sola modifica a febbraio, con al massimo tre cambi.

Lista B – Illimitata, per giovani nati dal 1° gennaio 2003, tesserati da almeno due anni consecutivi (o tre non consecutivi) tra i 15 e i 21 anni. Aggiornabile fino alla mezzanotte precedente la partita. Serve per valorizzare il vivaio, ma richiede pianificazione.

Champions vs Serie A: le differenze chiave

  • La differenza più importante riguarda l’utilizzo degli Under 22. In Serie A, gli Under sono liberi; in Champions devono avere requisiti di formazione nel club per entrare in Lista B. Questa è una differenza cruciale: se una squadra vuole acquistare un 2003 per avere il posto “gratis” nella lista italiana, deve già mettere in conto che quel calciatore occuperà comunque un posto nella lista Champions o Europa League che sia. Un aspetto che conta molto anche nelle decisioni dei club in chiave di mercato (si pensi ad esempio al caso Kevin-Napoli)
  • In Champions si può aggiornare la Lista A a febbraio; in Serie A solo nei mercati, con l’eccezione della “sostituzione, per una sola volta nella stagione, fino ad un massimo di due calciatori (diversi dal portiere) con altri due calciatori”.

La quota “formati localmente” in Champions è più rigida e vincolata al club di appartenenza.

Queste discrepanze spiegano perché alcuni giocatori risultano schierabili in campionato ma non in Europa.

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