La Juventus deve fare i conti con una grave emergenza: servono rinforzi e la soluzione può arrivare dalla Premier League
E se fino a poche settimane fa il nome caldo era Nahuel Molina, adesso il vento sta cambiando. Nelle ultime ore, secondo La Gazzetta dello Sport, il club bianconero ha messo nel mirino Malo Gusto, giovane talento del Chelsea e tra i prospetti più interessanti d’Europa nel suo ruolo.
Una scelta che racconta bene la direzione della nuova Juventus: cercare profili giovani, con potenziale e margini di crescita, ma già pronti a reggere la pressione di un club che non conosce la parola “transizione”. E il francese classe 2003 sembra avere tutte le carte in regola per far parte di questo progetto. La scorsa estate, i contatti per Molina erano stati più che concreti. Il direttore Comolli aveva portato avanti una trattativa complessa, con l’obiettivo di riportare in Italia un giocatore già abituato ai ritmi della Serie A grazie agli anni all’Udinese. Ma alla fine, l’argentino ha deciso di restare all’Atletico Madrid, convinto da Diego Simeone e dal ruolo chiave che il Cholo gli ha ritagliato nel suo sistema tattico.
Nonostante ciò, a Torino non hanno mai smesso di monitorare la sua situazione. Il nome di Molina resta appuntato nei taccuini della dirigenza, pronto a tornare d’attualità qualora si presentassero le condizioni giuste. Tuttavia, la Juventus non può permettersi di restare ferma, e così è nata l’idea Malo Gusto: un profilo diverso, più giovane, con un potenziale ancora da esplorare ma già in grado di garantire affidabilità.
Malo Gusto non è un nome nuovo per gli appassionati di calcio europeo. Cresciuto nel vivaio del Lione, ha fatto il salto in Premier League nel 2023, approdando al Chelsea. Sotto la guida di Enzo Maresca, ha collezionato oltre 400 minuti nelle prime sette partite di campionato, alternando presenze da titolare e subentri. Un dato che non è sfuggito agli scout bianconeri, attenti a individuare profili in grado di coniugare spinta offensiva e solidità difensiva.
Dal punto di vista tecnico, il francese è un terzino moderno: veloce, esplosivo e con una grande qualità nel piede destro. Ama sovrapporsi, ma non disdegna la fase difensiva, mostrando attenzione e tempismo nei contrasti. Insomma, un giocatore capace di interpretare la fascia come un’arma, non solo come un compito. In più, la sua età — appena 22 anni — lo rende un investimento sostenibile anche in ottica futura, soprattutto per una squadra che sta cercando di ringiovanire la rosa senza perdere competitività.
Nella Juventus di Igor Tudor, che alterna il 4-2-3-1 e il 3-5-2, un profilo come il suo sarebbe perfetto. Può fare il quinto di centrocampo, ma anche il terzino classico in una linea a quattro. Oggi, sulla destra, Kalulu sta facendo il possibile in un ruolo non propriamente suo, con João Mário come alternativa. È chiaro che manca un titolare naturale, qualcuno che dia profondità e continuità. E qui entra in gioco Gusto.
Il club londinese non sembra intenzionato a privarsene facilmente, ma i rapporti tra Juventus e Chelsea restano buoni, e con le giuste condizioni economiche l’operazione potrebbe prendere forma già a gennaio. Sarebbe una mossa intelligente, di quelle che non fanno rumore subito ma che possono cambiare un’intera stagione. E, a pensarci bene, quante volte nella storia bianconera è successo qualcosa di simile?
Alla fine, resta una domanda aperta: tra Molina e Malo Gusto, chi incarna meglio il futuro che la Juventus immagina per sé? Forse la risposta non è ancora chiara, ma una cosa lo è: la corsia destra non sarà più un semplice dettaglio tattico, bensì uno dei simboli del nuovo corso bianconero.

Il mancato arrivo di Molina e il piano B bianconero
Perché Malo Gusto piace alla Juventus






