Fassone-Milan, l’ex dirigente fa causa ai rossoneri. La motivazione

milan, fassone allo scopertoFASSONE MILAN, STORIE TESE- L’arrivo in pompa magna nell’estate del 2017, assieme a Massimiliano Mirabelli, e una campagna acquisti tra le più ricche (o dispendiose, dipende dai punti di vista) d’Europa. I colpi Bonucci e Biglia, i più eclatanti, il rinnovo di Donnarumma a 6 milioni a stagione, gli acquisti Andrè Silva (spedito in Liga appena un anno dopo), assieme a Kessiè, Rodriguez e altri. Un mercato da oltre 100 milioni di euro, con la consapevolezza che in caso di mancata qualificazione alla Champions League si sarebbe andati incontro a sanzioni Uefa. Alla fine le sanzioni sono arrivate, ma non hanno più colpito la dirigenza Fassone-Mirabelli, assieme alla proprietà cinese, ma la nuova società formata da uomini di maggior spessore come Leonardo, Maldini e il presidente Scaroni. La storia di Fassone al Milan si è conclusa pochi mesi fa, con il licenziamento attuato dalla nuova proprietà nei confronti dell’ex dirigente anche di Inter e Napoli. Insomma, non un gran matrimonio quello tra i rossoneri e lo stesso Fassone. Che ora ha deciso di querelare la sua vecchia società.

Fassone Milan, arriva la denuncia

Come riportato oggi dall’Ansa, Marco Fassone ha querelato il Milan contro il suo licenziamento dello scorso agosto firmato dal nuovo corso del club targato Elliott e con la presidenza di Paolo Scaroni. I legali di Fassone punteranno sulla motivazione “estorsiva” del licenziamento, puntando quindi al suo annullamento. Domani davanti al giudice del lavoro di Milano Luigi Pazienza si terrà la prima udienza a seguito del ricorso dell’ex ad. Un fatto che non farà altro che inasprire i rapporti tra le parti, aumentando l'”antipatia” del popolo rossonero contro il vecchio amministratore delegato milanista.

Leggi anche: Bologna-Milan, probabili formazioni