Roma Belotti scelto come erede di Dzeko: i dettagli della trattativa

Roma Belotti
Torino’s Italian forward Andrea Belotti (C) outruns AS Roma Argentine defender Federico Fazio (L) and AS Roma Bosnian forward Edin Dzeko during the Italian Serie A football match AS Roma vs Torino on January 19, 2019 at the Olumpic stadium in Rome. (Photo by Vincenzo PINTO / AFP) (Photo credit should read VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

BELOTTI ROMA – La pessima annata della Roma ha due numeri che si saltano agli occhi, la pessima prestazione delle difesa, 39 reti subite in 28 partite, nona peggior difesa della Serie A e l’altrettanto grave prestazione della parte offensiva, 57 reti di cui meno della metà realizzati dall’attacco, tra le quali spicca il pessimo score di Edin Dzeko autore di sole 7 reti.

Dzeko verso la Premier League

Il futuro di Edin Dzeko sembra sempre più lontano da Roma. Le sirene di calciomercato lo vedono in proiezione Inter, con un ruolo alla “Altafini” o verso un ritorno in Premier League dove Everton e West Ham United si sarebbero già mosse per convincere il più prolifico attaccante dell’era americana a tentare l’avventura inglese.

-> leggi anche: Roma, Dzeko verso la cessione: l’Inter sulle tracce del bosniaco

Roma Belotti, primo affondo

Come riportato da calciomercato.it, per rinforzare il reparto offensivo giallorosso, la prima opzione e forse la più quotata sarebbe quella di Andrea Belotti. L’attaccante del Torino ha una clausola rescissoria, valida solo per l’estero, di 100 milioni, ma viste le recenti prestazioni in campionato e considerando il fatto che la clausola stessa sarebbe appunto utilizzabile solo per un passaggio fuori dall’Italia, il Gallo potrebbe lasciare i granata anche per meno della metà della cifra. Ad aiutare il buon esito della trattativa potrebbe essere il Direttore Sportivo granata, Petrachi, anche lui in predicato di sbarcare nella Capitale. Non sono da escludere inserimenti nella trattativa di contropartite. Una in particolare interessa molto Mazzari, ossia Juan Jesus che il tecnico ha già avuto alle proprio dipendenze nella stagione in cui guidò l’Inter.