L’allenatore catalano, che con i ‘Citizens’ guida la classifica della Premier League, rincara la dose dopo la vittoria in campionato contro il Watford per 3-1. La decima partita in un mese della sua squadra si è chiusa con un altro infortunio, quello di Kyle Walker. “So che qui in Inghilterra lo spettacolo deve continuare. Ma questo non è normale”. “Così stiamo uccidendo i giocatori. Che giocano 11 mesi di fila. I giocatori vanno protetti. Dobbiamo pensare a loro come a degli artisti. So che questa cosa non cambierà, ma perché? La vita andrà avanti anche senza giocare ogni due giorni, non succederà nulla”, è il pensiero del tecnico. “Si può giocare ogni tre o quattro giorni, ma non ogni due giorni perché alla fine succede che ci si infortuna come è successo a Kyle Walker o ieri con altri giocatori. Non voglio dire che bisogna rinunciare all’emozione del Boxing Day che la gente può guardare a casa in tutto il mondo”.
“Ma – conclude Guardiola– non puoi giocare una partita dura a mezzogiorno al Selhurst Park, lo stadio del Crystal Palace, tornare, festeggiare il capodanno e andare di nuovo in campo due giorni dopo”. Guardiola rimarca poi la differenza fra il calcio e altri sport, dove comunque gli infortuni sono all’ordine del giorno: “E’ impossibile recuperare 48 ore dopo una partita. Questo non è il basket o il tennis, dove puoi giocare ogni giorno, nel calcio i giocatori hanno bisogno di recuperare. La tradizione è tradizione, ma bisogna riflettere su questa cosa per il bene dei giocatori: loro sono gli artisti -conclude-, il motivo per cui tutti noi siamo qui”.
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