“Chiesa è un talento che fa del dribbling la sua migliore qualità -aggiunge Corvino ai microfoni di Sky Sport-. Dopo una sgroppata di 30 metri viene toccato, anche se leggermente, con la mano dal difensore, l’arbitro vede il tocco di mano, poco percettibile come lo è stato il tocco con i polpastrelli di Hugo a Milano e fischia il calcio di rigore. Non si può andare a discutere un singolo episodio, ma al massimo un’intera gara, dove un arbitro può vivere una giornata negativa. La direzione di Valeri – ha concluso Corvino – è stata ineccepibile, un episodio non può andare a condannare la prestazione di un arbitro che ha visto la mano sulla schiena di un giocatore in frenata”.
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