Sono attesi oltre 78.000 spettatori allo stadio, oltre 190 paesi collegati da tutto il mondo, una coreografia (da parte interista) che viene definita mastodontica e che occuperà per intero la curva nord. Una degna cornice per una gara che potrebbe fare la storia di chi vincerà domani. Proprio di storia parla in conferenza stampa Spalletti, che carica l’ambiente in vista del derby milanese: “Da quando son qui ho capito una cosa: gli interisti magari dimenticano la data del compleanno del marito o della moglie, ma non del risultato del derby. Se si vuole quindi far parte della storia per l’Inter si passa da queste partite qui. I contratti ti fanno essere dell’Inter per alcuni anni, le grandi vittorie ti fanno entrare nella storia”.
Domani il campo parlerà, affermando chi sarà la squadra principe di Milano. Nessun appello dopo il fischio finale, solo la consapevolezza che vincere domenica sera varrà molto in termini di classifica e di morale. Spalletti incoraggia i suoi, spiegando come l’Inter domani giocherà si per se stessa, ma anche per tutti i tifosi nel mondo: “Quando tu sei nel tuo posto a lavorare e sei convinto di quello che fai, avendo sentimento per il tuo lavoro non ci sono timori di nessun genere. Noi vogliamo giocare a viso aperto questo derby, perché ci saranno molti interisti a vederlo dentro lo stadio e ci sarà il quarto anello composto dai divani delle case dove ci saranno i nostri tifosi ad incitarci”.
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