Una decisione, come detto, che non è stata presa dalla Lega Calcio, ma è il silenzio della stessa Lega a far molto rumore. Solo poche settimane fa tutti i discorsi sui diritti delle donne, con i giocatori scesi in campo con un segno rosso in faccia per dimostrare “vicinanza” alle vittime di violenza, ora la permissione di un fatto che lede oltre misura non solo i diritti delle donne stesse, ma anche i principi di democrazia. In un Paese come l’Arabia in cui questo avviene regolarmente, e non siamo qui noi per giudicare ciò, viene disputata un’importante gara tra due tra le principali squadre di una Nazione che si fa difensore della parità di genere e portatrice dei valori democratici. Di fronte al denaro, però, anche molte bocche che di solito si riempiono di parole riescono a stare chiuse…
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